Psicostoriografia del “grillismo”
Il V-Day (la V richiama, oltre al Vaffanculo, il film “V per vendetta” e il suo messaggio di rivolta popolare, non violenta) riscuote un enorme successo riempiendo varie piazze italiane l’8 settembre 2007 e raccogliendo 336.000 firme contro le 50.000 necessarie per presentare la proposta di legge.
[ad]La raccolta di firme ovviamente non viene presa in considerazione e il V-Day viene snobbato da quasi tutte le televisioni: il Tg1 gli dedica un servizio di 29 secondi, nell’editoriale del Tg2 del giorno successivo intitolato“Grillo e i grilletti”, Mazza critica le parole violente di Grillo e lo accusa di istigare alla violenza. Accuse pesanti difascismo, populismo, volgarità, terrorismo arrivando da molte altre testate giornalistiche e dai maggiori rappresentanti politici. Eugenio Scalfari scrive: “Chi inneggia al ‘Vaffanculo’ partecipa consapevolmente a quelle invasioni barbariche che connotano gran parte della nostra mediocre e inselvaggita attualità… Mi viene la pelle d’oca: dietro al grillismo vedo l’ombra del ‘law & order’ nei suoi aspetti più ripugnanti; ci vedo dietro la dittatura”, con “slogan della peggiore destra, quella populista, demagogica, qualunquista… L’antipolitica è sempre servita a questo: piazza pulita per il futuro dittatore”. Ma il consenso popolare è alto, nonostante le critiche.
Pochi mesi dopo, cavalcando l’onda dell’entusiasmo, il Movimento entra in politica, ma in maniera graduale (terza mossa strategica). Subito dopo il V-Day, infatti, i gruppi del Meetup “Amici di Beppe Grillo” si incontrano a Lucca il 29-30 settembre 2007 per parlare della costituzione di liste civiche con precise idee politiche. Dopo l’incontro, il 10 ottobre 2007, in un post, Grillo definisce le linee guida per la creazione delle liste; lo schema da seguire è la Carta di Firenze, una ossatura comune su un programma a dodici punti, presentata l’8 marzo al Primo Incontro Nazionale delle Liste Civiche a Cinque Stelle.
Il 25 aprile 2008 il leader a 5 stelle decide di dare un altro scossone e convoca il V-Day2. In piazza a Torino si radunano 100.000 persone e quasi 2 milioni seguono da casa la diretta streaming. L’obiettivo questa volta sono i giornali e si raccolgono le firme per tre referendum abrogativi. I quesiti referendari riguardavanol’abolizione del finanziamento pubblico all’editoria, l’abolizione dell’ordine dei giornalisti e l’abolizione dellalegge Gasparri. Vengono raccolte, come riporta lo stesso Grillo sul suo blog, 1.300.000 firme. Anche questa volta le polemiche e le critiche non risparmiano la manifestazione.
Il 24 gennaio 2008, sul blog, Grillo dichiara esplicitamente la discesa in politica e, anche se l’impegno è a livello locale, l’obbiettivo sembra già quello di entrare in Parlamento: “La legge elettorale e il conflitto di interessi – scrive Grillo – sono le vere partite su cui si gioca il destino del Paese, di queste si deve discutere in diretta in Parlamento di fronte agli italiani”. E ancora: “Ve ne sarete accorti, ogni giorno esce una notizia di distrazione di massa? Contrada, la legge sull’aborto, il Papa alla Sapienza. Le prime pagine dei giornali sono solo per loro. I giornalisti servi discutono solo di aria fritta. Sono titoli di copertura, nascondono la realtà. Servono per lavorare nell’ombra. Per evitare ogni cambiamento. Come è avvenuto dopo l’omicidio Moro nel 1978, dopo le stragi di Capaci e di via D’Amelio nel 1992 con le morti di Falcone e Borsellino. In seguito sono diventati presidenti del Consiglio i prescritti Andreotti e Berlusconi. La politica è un’attività di copertura del potere”.
Le liste civiche partecipano alle amministrative 2008 eleggendo un solo consigliere e alle amministrative 2009 eleggendo 23 consiglieri soprattutto in Emilia Romagna e nell’Italia centrale. Nello stesso periodo, 11 giungo 2009, Sonia Alfano e Luigi De Magistris, sostenuti dal Movimento e molto vicini a Grillo, vengono eletti al Parlamento Europeo.
Dal blog di Grillo: “Le Liste a Cinque Stelle hanno ottenuto 23 consiglieri comunali, 6 consiglieri di circoscrizione e 4 capo coalizione di liste a cui si sono associate. […] In capoluoghi di provincia come Bologna, Pesaro, Reggio nell’Emilia, Modena, Cesena, Livorno, Ferrara, Empoli le Cinque Stelle hanno superato il 3%. Senza fondi, televisioni, giornali. Con l’ostilità dei partiti, tra questi il PDmenoelle in prima fila. […] E’ un primo passo del movimento che ha fatto eleggere anche due eurodeputati indipendenti a Bruxelles, Sonia Alfano e Luigi De Magistris, con centinaia di migliaia di voti, stiamo arrivando, lenti, lenti, ma inesorabili, come la Rete. Il prossimo anno ci saranno le Regionali, dopo i Comuni, le Regioni a Cinque Stelle e dopo le Regioni, uno Stato a Cinque Stelle. Il nostro Stato, oggi occupato da dipendenti di cui siamo diventati servi. Un Parlamento Pulito è un nostro diritto, 350.000 firme sono arrivate in commissione Affari Costituzionali. Ora la proposta di legge che prevede l’ineleggibilità di condannati in via definitiva, di parlamentari con due mandati e l’introduzione della preferenza DEVE arrivare in Senato e ci arriverà. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.”
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