Siamo un gionale amico di Berlusconi (ovvero perche’ Sansonetti sbaglia pur dicendo cose giuste)

Pubblicato il 16 Maggio 2009 alle 20:48 Autore: Eugenio Angelillo
Siamo un gionale amico di Berlusconi (ovvero perche’ Sansonetti sbaglia pur dicendo cose giuste)

Sansonetti replica a Travaglio, mettendo insieme una serie di argomenti e analisi che io ritengo condivisibili.

Pero’ dimentica tre cose:

a) il linguaggio politico e’ profondamente mutato in Italia negli ultimi 20 anni.
La cosa puo’ non far piacere, ma e’ un fatto. Andare contro i fatti non e’ mai una grande idea

b) B. fa politica presentando se stesso, vendendo se stesso. Ideologicamente e’ il nulla sotto vuoto spinto. Le posizioni sull’immigrazione che ha assunto adesso, per esempio, sono assolutamente contrarie a quelle che ebbe al momento dello speronamento della nave albanese quando governava il csx. Non avendo un sottofondo ideologico, la sua azione politica e’ un patchwork di interessi delle categorie che rappresenta. Lo dimostra la riforma gelmini, che non ha alcuna base pedagogica, lo dimostra la chiusura delle parafarmacie su pressione della lobby dei farmacisti, lo dimostra l’insensata proposta di una legge sulla caccia che ha fatto inorridire anche una parte delle associazioni dei cacciatori. Ergo opporsi a Berlusconi consiste anche nell’opporsi al suo modus vivendi, modus vivendi tramite il quale lui diffonde i suoi disvalori nella societa’ italiana, essendo perennemente sotto i riflettori

c) Le accuse fatte dalla ex-moglie non sono “ha una amante”, che gia’ sarebbe abbastanza grave per un politico che si propone come difensore della famiglia (pur essendo gia’ divorziato, ma questo e’ solo l’ennesima bizzaria italiana, che un divorziato risposato sia l’alfiere del cattolicesimo con l’imprimatur del Vaticano) ma che “se la fa con minorenni”. Insomma una ipotesi di reato, gravissima, sulla quale, in un qualsiasi paese civile, le inchieste giornalistiche e non, fioccherebbero

Fondamentalmente sono d’accordo con lui quando dice che ridurre la politica solo a una querelle pro e contro Berlusconi e’ sbagliato e controproducente, che una parte dell’opposizione si e’ berlusconizzata nel modo di comunicare e fare politica e che ha oramai accettato la societa’ berlusconiana (e il ruolo che essi hanno in tale societa’). Eppero’ se voglio criticare il berlusconismo, devo anche mettere in luce le sue contraddizioni pubbliche e private.