Dopo i recentissimi risultati delle elezioni amministrative che si sono tenute nei giorni scorsi, il sondaggio Ipsos presentato a Ballarò da Pagnoncelli ha analizzato l’opinione degli Italiani riguardo ai partiti che si sono presentati a quest’ultima tornata elettorale.
[ad]Emerge subito un dato molto importante: secondo quasi la metà degli Italiani, nessun partito ha vinto queste elezioni, poiché l‘astensione è stata così alta da rendere tutti i partiti sconfitti, anche chi avrebbe, almeno in questo primo turno, ottenuto la maggioranza netta dei voti. Tuttavia esiste una parte politica che, secondo il sondaggio Ipsos, ha perso più delle altre. Il Movimento 5 Stelle esce infatti sconfitto dalle aministrative secondo il 23% degli intervistati, mentre il 10% pensa che il PD sia il partito che ha perso di più da queste elezioni e il 7% cita invece il PDL.
Passando alle valutazioni sui singoli partiti, vediamo che secondo l’elettorato generale, il PD ha tre problemi principali, nessuno dei quali sembra avere maggiore rilevanza rispetto agli altri. Circa il 30% degli intervistati ha infatti individuato come problema principale del PD la “fissazione” sull’antiberlusconismo, l’assenza di una linea comune e la mancanza di un leader forte. All’interno dell’elettorato PD, il problema maggiormente sentito è invece la presenza di troppe correnti percepite come molto diverse tra loro, e quindi probabilmente inconciliabili. Al secondo posto, il 29% degli elettori PD individua come problema principale del partito la poca autorevolezza del neo segretario Epifani, mentre il 17% pensa che l’antiberlusconismo sia un ostacolo alla forza del PD. Una percentuale minima (sia tra gli Italiani che tra gli elettori PD) pensa che il PD non abbia alcun punto debole.
Passando al PDL, vediamo come i punti deboli percepiti come più importanti siano legati a Berlusconi: secondo il 42% degli Italiani il partito dipende troppo dal suo leader, mentre il 34% vede le vicende politiche del Pdl troppo legate all’esito dei processi di Berlusconi. Il 16% pensa invece che il PDL non abbia una linea politica definibile, e l’1% pensa che non abbia affatto punti deboli. Gli elettori PDL invece sembrano essere particolarmente infastiditi dai problemi giudiziari di Berlusconi: il 36% pensa che essi costituiscano il principale punto debole del partito, mentre il 25% vede come problema principale l’eccessiva dipendenza dal Cavaliere e la mancanza di una vera linea politica.
Nel giudicare il M5S, vediamo invece come l’elettorato generale e quello di Grillo vedano con priorità invertite i problemi del MoVimento, anche se con percentuali che non si distanziano molto tra loro. Tra l’elettorato generale, il 33% crede che gli esponenti del Movimento siano poco preparati, mentre il 29% pensa come punto debole principale all’eccessiva dipendenza da Grillo e il 28% cita la scarsità di argomenti oltre all’antipolitica. Tra i grillini, la mancanza di argomenti è invece il punto debole preponderante, seguito dalla dipendenza da Grillo e dalla scarsa preparazione degli esponenti del Movimento. Il 5% degli Italiani pensa invece che il M5S non abbia punti deboli, mentre tra la base del Movimento il 12% la pensa così (un dato decisamente più alto rispetto a quelli di PD e PDL).