Elezioni a Berlino 2 – La mappa del voto

elezioni a berlino

La mappa elettorale di Berlino è tradizionalmente assai più complessa di quella del resto della Germania: oltre ad SPD e CDU, nella Capitale Tedesca si registrano anche vere e proprie roccaforti di Die Linke nella parte Est della Città, così come delle zone di forte consenso dei Grunen, a partire dal quartiere Turco di Kreuzberg.

Ma adesso vediamo un po’ meglio la situazione dei vari partiti.

 

SPD: 28,5%  (30,8% nel 2006)

[ad]Il principale partito Tedesco d’opposizione, nonostante perda poco più di due punti (passa infatti dal 30,8% del 2006 al 28,5%), sostanzialmente tiene. Tiene perchè l’ascesa dei Verdi a Berlino rischiava di essere a forte discapito dell’SPD, tiene perchè il Sindaco Klaus Wovereit, esponente del Partito, dopo due mandati in cui ha saputo lanciare sempre di più a livello internazionale e migliorato molti servizi urbani, trova ancora una disoccupazione intorno al 17% ed un debito pubblico anch’esso di molto superiore alla media nazionale, cosa che nella rigida Germania non sempre vengono fatte passare in tutta tranquillità. Tuttavia, il dato mostra che i cittadini Berlinesi approvano l’operato del loro Sindaco Klaus Wovereit, ma al tempo stesso l’SPD subisce una flessione lieve ma che porta qualche conseguenza in termini di seggi.

L’SPD, infatti, si riconferma in scioltezza nella sua tradizionale roccaforte di Charlottenburg-Wilmesdorf (quartiere borghese della parte Ovest di Berlino), così come ad Est nell’altra sua roccaforte di Pankow (nota per essere, al tempo del Muro, sede di molti importanti uffici governativi della DDR, nonchè quartiere dell’elite di Berlino Est). Nel “profondo Est”, complice anche la flessione del consenso della Linke, oltre a riconfermarsi a Treptow-Kopenick, ottiene nuovi seggi a Marzhan-Hellesdorf e Lichtenberg.

Le note più “dolenti” per l’SPD, invece, vengono da Reinickendorf, dove non conserva nessuno dei due seggi conquistati nel 2006 (entrambi vinti dalla CDU), mentre perde subisce gli effetti dell’avanzata Verde a Mitte (dove perde il seggio di Gesundbrunnen), a Tempelhoff-Schoneberg (quartiere con una forte presenza della comunità omosessuale) e soprattutto a Kreuzberg-Friedchschain, quartiere Turco e storica roccaforte Verde, in cui, a queste elezioni, i Grunen hanno ottenuto vastissimi consensi.

 

CDU: 23,4% (21,3% nel 2006)

La CDU a Berlino, soprattutto dal 2001 in poi, non ha mai ottenuto i consensi che ottiene a livello nazionale. Tuttavia, ha sempre mantenuto,anche nei momenti più difficili, delle zone di influenza e delle vere e proprie roccaforti, prevalentemente nella zona Ovest della Città. Questa volta, la CDU, seppur decisamente sotto la soglia di consensi che ottengono a livello Nazionale, e seppur non vincitrice (anche se potrebbe affiancare l’SPD nella coalizione di Governo), può dirsi soddisfatta, visto che comunque consolida il suo risultato, guadagnando circa due punti percentuali ed ottenendo nuovi seggi all’uninominale.

Guardando la mappa elettorale di Berlino, notiamo che la CDU, oltre a consolidare il proprio consenso nella cintura Sud-Occidentale che rappresenta il suo tradizionale bacino di consenso (consistente in primis nel quartiere di Steglitz-Zehlendorf, un quartiere in parte caratterizzato da immense ville sparse tra suggestivi laghi, nonchè dalla parte meridionale di Tempelhoff e di Neukolln), si espende anche in altre zone, come Reinickendorf, dove riesce a conquistare ben due seggi in cui nel 2006 aveva vinto l’SPD, ed ottiene anche un seggio nel “profondo Est”, a Marzahn-Hellesdorf.

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[ad]Grunen: 17,6% (13,1% nel 2006)

I Verdi, tradizionalmente forti a Berlino, seguono il trend Nazionale e guadagnano, nella Capitale Tedesca, ben 4,5 punti percentuali.

Nel 2006, il partito Ambientalista aveva ottenuto quattro seggi uninominali, due nel quartiere Turco di Kreuzberg e due nel quartiere “alternativo” di Prenzlauer Berg. Questa volta i Grunen, partito Ambientalista, Liberale, Movimentista, di sinistra e più legato ad una realtà borghese piuttosto che al proletariato urbano, ottiene un risultato veramente notevole. Oltre a conservare i quattro seggi vinti nel 2006, i Grunen ottengono nuovi seggi tra Kreuzberg e Friedrichshain, vincono a Schoneberg, quartiere dove risiede una consistente comunità omosessuale, e nella zona di Gesundbrunnen, zona situata tra il Centro Storico e Prenzlauer Berg. Non vincono, ma ottengono

risultati che superano il 20% anche nel Tiergarten ed a Steglitz-Zehlendorf, zone della città con grandi parchi ed aree verdi.

 

Die Linke: 11,7% (13,4% nel 2006)

La Linke a Berlino ha sempre ottenuto molti voti, soprattutto nella parte Est della Città. Il partito più a sinistra del Bundestag, infatti, ha al suo interno molti esponenti un tempo legati alla SED, il partito prevalente della DDR, e sono molti i nostalgici che vedono nella Linke il principale erede della Germania Est. Se vediamo una mappa elettorale del consenso della Linke a Berlino, ci accorgiamo di una notevole differenza tra l’area Est e l’area Ovest: se nella prima supera praticamente in ogni collegio il 20%, nella seconda non raggiunge mai il 10%. Anche alle elezioni di Domenica questo fatto è stato confermato. I voti, però, sono scesi, di quasi due punti percentuali, che di fatto sono quasi cinque, visto che nel 2006 la WASG (che aveva ottenuto il 2,9%) non si era ancora unito al PDS per dare vita alla Linke, seguendo il trend nazionale del partito.

Nelle elezioni di Domenica, dunque, la Linke ha visto ridimensionato oltre al proprio numero di voti, anche il numero di seggi ottenuti, a discapito proprio di quei seggi conquistati nelle roccaforti della zona Est della Città: un seggio è perso a Friedrichshain (conquistato dai Grunen), un altro a Marzhan-Hellersdorf (che passa all’SPD), mentre ben tre seggi a Lichtenberg passano nelle mani dell’SPD.

Possiamo quindi dire che la Linke mantiene il suo zoccolo duro (l’11,7%rimane un risultato di tutto rispetto), ma perde qualche colpo, soprattutto dopo il grande risultato ottenuto nel 2009 nelle Europee prima e nelle Politiche poi.



FDP: 1,8% (7,6% nel 2006)

Una tragedia. Potremmo anche chiudere così, ma forse non sarebbe rispettoso, soprattutto se stiamo parlando di un Partito che ha scritto una parte della Storia della Repubblica Federale Tedesca. Eppure, seppur Berlino non è mai stata la roccaforte delle prestazioni elettorali dei Liberali, questa volta la catastrofe è evidente. Passare dal 7,6% all’1,8% è, infatti, una catastrofe elettorale. Il Partito, infatti, dopo essere stati la rivelazione delle elezioni Politiche del 2009, una volta al Governo non hanno soddisfatto le aspettative dell’elettorato, che ad ogni tornata elettorale li ha sonoramente castigati, ed una Città in cui non sono mai stati fortissimi gli ha rifilato un colpo veramente duro. Guardando il dato nei singoli seggi, la sensazione che l’FDP sia un partito del tutto marginale nel variegato panorama politico Berlinese è ancora più lampante:il seggio in cui sono più forti, situato nel Bezirk di Steglitz-Zehlendorf, li vede passare da un bel 15,8% del 2006 ad un modesto 4,0%. Meno di un terzo dei voti presi a suo tempo. Se invece si guarda ad Est, il partito sembra quasi assente: in molte zone il partito stenta a raggiungere l’1%. Probabilmente questo risultato dovrà far riflettere non poco i vertici Nazionali del Partito.

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[ad]Piraten: 8,9% (assenti nel 2011)

Se un partito storico quale è l’FDP ha molto da preoccuparsi, un partito emerso da poco come il Piraten Partei ha, al contrario, molto da festeggiare. Probabilmente, la crisi dei partiti più tradizionali che un po’ si respira in tutta Europa, in Germania ha visto favorire non poco questo igovane Partito. La Geografia Elettorale del Partito è piuttosto variegata, ma in quartieri alternativi quali, ad esempio, Kreuzberg, si registrano le migliori performance dei Pirati.

 

Altri: 8,3 (13,8)

Gli altri partiti si ridimensionano, un po’ perchè c’è un partito che fino a ieri sarebbe stato tra gli “altri” ed oggi, invece, entra tranquillamente in Consiglio Comunale, ovvero il Piraten Partei, ed un po’ perchè il principale degli “altri” del 2006, ovvero il WASG, ha aderito alla Linke. Stando a questo, gli “altri” tengono, senza particolari sorprese, nel bene o nel male. L’Estrema Destra dell’NDP ha una lieve flessione (dal 2,6% passa al 2,1%), ma si conferma forte all’Est (in alcuni Collegi supera il 5%), anche per via della buona prestazione del Partito Populista di Destra “Burgerbewegung Pro Deutschland” (che ottiene il 2,1% alla sua prima apparizione alle elezioni di Berlino), che nell’Est fa una buona prestazione, specialmente a Lichtenberg (in un collegio tocca addirittura il 9,8%). Lasciando l’Estrema Destra, da segnalare la crescita degli Animalisti del Tierschutzpartei, che passano dallo 0,8% del 2006 all’1,5%, l’1,0% ottenuto dal partito Liberal-Populista (simile al PVV Olandese) “Die Freiheit”, alla sua prima apparizione sulla scena elettorale di Berlino, e lo 0,9% ottenuto dal partito “satirico” Die Partei.

 

 

In conclusione, queste elezione hanno confermato che la scena Politica Berlinese, con tutta probabilità, è la più variegata dell’intera scena Tedesca.