La Lombardi apre la “Caccia alla spia” interna al M5s
Il M5S sta vivendo un periodo molto difficile: dopo il risultato delle amministrative, visto favorevolmente da alcuni e ritenuto un flop da altri, è giunto il momento di una nuova assemblea congiunta fra i senatori ed i deputati pentastellati.
[ad]Il tutto avverrà in un clima ben poco amichevole e cordiale. Clima irrigiditosi anche a causa della mail inviata dalla Lombardi che ha di fatto dato via alla “Caccia alla talpa”: secondo la portavoce del M5S alla Camera, all’interno del movimento ci sarebbero uno o più parlamentari pronti a passare ai giornalisti qualsiasi informazione che dovrebbe essere riservata agli addetti ai lavori. All’interno della mail non vengono risparmiate parole pesanti ed offensive verso la presunta spia: è l’aggettivo “stronzo” quello utilizzato per indicare colui che avrebbe fatto “perdere la poesia” all’On. Lombardi.
La deputata del movimento non torna sui suoi passi e, in un’ ulteriore dichiarazione, postata sui social network, oltre a confermare le parole scritte nella mail, rincara la dose scagliandosi contro il governo Letta accusato di cavalcare le buone notizie arrivate dal fronte europeo per guadagnare tempo e non dedicarsi con le dovute attenzioni al mondo delle imprese.
Alle accuse della Lombardi vanno aggiunti i diktat di Grillo che se da un lato apre alle presenze dei pentastellati in tv, dall’altro chiude le porte al PD proprio il giorno dopo l’appoggio dei parlamentari del M5S alla mozione del democrat Giacchetti. Gli argomenti da spulciare sono ancora molti: i comportamenti di Zaccagnini, le dichiarazioni, considerate da Luigi Di Maio “in malafede”, del siciliano Currò e l’addio di Salvo Mandarà, il videomaker di fiducia di Grillo, vanno sommati alla proposta dell’agguerrito Alessio Villarosa, prossimo portavoce del movimento alla Camera, di creare un dossier di tutte le falsità sul M5S diffuse dai media.
Altro capitolo aperto è la minaccia di una scissione che, per ora, sembra scongiurata nonostante il siluramento quasi certo di alcuni parlamentari. La carne al fuoco è molta e sembra che il M5S dovrà affrontare i problemi che, dall’elezione ad oggi, hanno continuato a dare vita a crepe strutturali destinate ad indirizzare il futuro politico del Movimento.