Disoccupazione giovanile record storico, Visco “A rischio coesione sociale”
Nuovo record (in negativo) per il tasso di disoccupazione giovanile che supera quota 40% nel primo trimestre del 2013. A rivelarlo sono i dati Istat. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni è pari al 41,9% nel primo trimestre del 2013 (era il 35,9% nel primo trimestre 2012). Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 656 mila e rappresentano il 10,9% della popolazione in questa fascia d’età. Nelle regioni meridionali oltre la metà della forza lavoro giovanile (occupati e disoccupati) è in cerca di lavoro, con valori dell’indicatore pari al 51,2% per i maschi tra i 15 e i 24 anni e al 52,8% per le giovani donne.
[ad]Altro dato negativo è il tasso di disoccupazione che ad aprile si attesta al 12,0%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a marzo e di 1,5 punti nei dodici mesi. Si tratta del massimo storico dal 1977. E le previsioni non sembrano essere rosee. Il governatore di Bankitalia Ignazio Visco infatti ha prospetta che il 2013 “si chiuderà con un forte calo dell’attività produttiva e dell’occupazione”. Per il futuro, spiega Visco, non basta “la staffetta giovani anziani. Vanno assicurate sin d’ora le condizioni per favorire la nascita e la crescita di imprese nuove, generare nuove opportunità di impiego”. “Il prodotto interno lordo del 2012 – ha aggiunto il governatore – è stato inferiore del 7% a quello del 2007, il reddito delle famiglie di oltre il 9, la produzione industriale di oltre un quarto. Le ore lavorate sono state il 5,5% in meno, la riduzione del numero di persone occupate superiore al mezzo milione”. Per Visco il rischio è che la recessione si “ripercuota sulla coesione sociale”.