Eternit, sentenza storica, Napolitano sprona il governo sulle riforme
La rassegna stampa odierna apre con una sentenza definita “storica” dai giornali. Quella inflitta ad Eternit, la multinazionale dell’amianto. Il tribunale di Torino ha condannato l’imprenditore svizzero Stephan Schmidheiney a 18 anni di carcere, due in più del primo grado. Il magnate è accusato di disastro doloso per i 4 stabilimenti italiani. Adesso inizierà la battaglia delle parti civili per gli indennizzi. Il Corriere scrive: “Pare una virgola bianca. In realtà è il mesotelioma pleurico, un tumore. E uccide”. Sempre il Corriere rivela: “La beffa dei risarcimenti difficili. Novanta famiglie escluse”. La Stampa commenta: “Giustizia è fatta ma i risarcimenti saranno una beffa”. Il pm Guariniello soddisfatto della sentenza, alla Stampa dichiara: “In Italia ancora troppe stragi”. Per Repubblica “la sentenza è un esempio per l’Ilva”. Per il Secolo XIX si tratta di una “sentenza storica per le tremila vittime dell’amianto”. Per il Manifesto le vittime “sono tutti i cittadini non solo gli operai”.
[ad]Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha invitato il governo a proseguire sulla strada delle riforme. Il Capo dello stato ha incontrato il premier Letta e il ministro dell’Interno Alfano ai quali ha richiesto di seguire un “cronoprogramma per tenere il ritmo”. Per Il Corriere “sulle riforme pesa il nodo giustizia”. Repubblica scrive: “Pressing per le riforme. Via alla Convenzione”. Il Messaggero titola: “Riforme, Letta nomina i saggi”. Il Mattino “Riforma dei poteri, il governo accelera”. L’Unità rilancia le parole di un discorso di Napolitano del 2008 in cui il presidente elogiava il sistema elettorale e bocciava il presidenzialismo. Il Fatto Quotidiano scrive: “Pd, Pdl le differenze non si notano più. L’agenda la detta il Colle”. La Padania titola: “Presidenzialismo? No lavoro”.