Umberto Bossi e l’accusa rivolta a Roberto Maroni di essere un traditore. Volano gli stracci tra i due uomini più rappresentativi della Lega. Dei giorni scorsi la notizia di frizioni tra il settantaduenne fondatore del movimento Bossi ed il presidente della Regione Lombardia Maroni.
Con un’intervista pubblicata oggi da Repubblica a firma di Gad Lerner Bossi lancia segnali di guerra. Il tono è da nemici giurati “a me non mi ammazza nessuno, e stavolta mi hanno fatto davvero incazzare”. Bossi intende ripartire dalla fondazione di un nuovo giornale. Per Bossi è fondamentale “ripartire dalla indentità della quale c’è un bisogno enorme”. A quel punto “il traditore (Maroni) dovrà fare i conti con noi”.
A più riprese Bossi definisce Maroni un traditore: “lui non ha i nostri ideali e quando uno tradisce una volta (il riferimento è al 1994 quando Bossi ruppe l’alleanza con Berlusconi e Maroni si opponeva) poi tradisce sempre.
Sempre sul rapporto tra Lega e Berlusconi Bossi difende la scelta della lunga alleanza tra i due. L’opinione di Bossi è che Berlusconi sia stato per la Lega “un moltiplicatore di consenso, ci ha fatto dei favori e poi quando hai subito una persecuzione che si assomiglia si genera anche una specie di affetto”. Mentre secondo Umberto Bossi “Maroni all’indipendenza non ci crede e quindi rimane sottomesso nel rapporto con Berlusconi”.
A mandare su tutte le furie Bossi è la facilità con cui nella gestione Maroni la Lega espelle propri militanti. Bossi argomenta così “Maroni sta distruggendo la Lega, butta fuori la gente”. Ammette nella stessa intervista anche i suoi errori tra i quali la scelta di portare il figlio Renzo nel consiglio regionale della Lombardia. Per la moglie di Bossi, Manuela, si è trattato di una “ingenuità”.
Nella storia, anche recente, della Lega si già verificato più volte che ci siano stati forti scontri tra Bossi e Maroni. Non troppo tempo addietro in tanti davano quasi per certo che Maroni stesse per fondare un proprio movimento alternativo alla Lega. Non è successo. Vedremo nelle prossime settimane quali sono le reali intenzioni di Bossi. Non ci sarebbe da stupirsi se il tutto restasse nella dialettica interna di un movimento politico che da sempre non disdegna toni accesissimi. Verso l’esterno quanto al proprio interno.
Nel pomeriggio è arrivata la replica del governatore della Lombardia e segretario della Lega Nord Roberto Maroni. “Non sono per nulla preoccupato – ha detto Maroni – l’unico effetto che hanno queste interviste è di danneggiare la Lega e di contribuire a rendere più difficile la vittoria ai ballottaggi”. La risposta di Bossi non si è fatta attendere. “Io danneggio la Lega? Tutte balle”.