Dopo Ferguson saluta anche Heynckes
Alex Ferguson e Jupp Heynckes. Il valzer delle panchine si arricchisce di un nuovo capitolo e, contemporaneamente, perde uno dei protagonisti di primissimo piano.
[ad]Dopo l’addio di Sir Alex Ferguson, un altro pezzo da novanta della panchina abbandona l’attività di allenatore. Jupp Heynckes, tecnico del Bayern Monaco, lascia a 68 anni, nel modo migliore possibile: da trionfatore.
I quattro trofei stagionali rappresentano la ciliegina sulla torta di una carriera straordinaria, sia da allenatore che da giocatore, che avevamo già analizzato in un precedente articolo. Qui di seguito, un breve riepilogo del ricco palmares del tecnico tedesco. Chapeau.
Da calciatore (8 trofei di squadra e 4 individuali): 4 Campionati di Germania (’70-71, ’74-75, ’75-76, ’76-77), una Coppa di Germania (’72-73), una Coppa Uefa (’74-75), capocannoniere della Bundesliga (’73-74, ’74-75), della Coppa dei Campioni (’75-76), della Coppa Uefa (’72-73, ’74-75) e della Coppa delle Coppe (’73-74).
Tutti con la maglia del Borussia Mönchengladbach (di cui è il capocannoniere di tutti i tempi, con 218 reti in 308 gare), cui aggiungere un Campionato Europeo (1972) e un Mondiale (1974) conquistati con la maglia della Germania Ovest.
Da allenatore (12 trofei): 3 Bundesliga (Bayern ’88-89, ’89-90, 2012-13), una Coppa di Germania (Bayern 2012-13), 3 Supercoppe di Germania (Bayern ’87, ’90, 2012), 2 Coppe Campioni (Real Madrid ’97-98 e Bayern 2012-13, unico nella storia insieme ad Happel, Mourinho ed Hitzfeld ad aver vinto 2 CL con 2 squadre diverse), una Supercoppa di Spagna (Real Madrid ’97), 2 Coppe Intertoto (Schalke 04 2003 e 2004).
Con l’addio di Heynckes, torna in auge il nome di Carlo Ancelotti per la panchina del Real Madrid, messo in secondo piano nelle ultime settimane dalle voci che avevano fortemente avvicinato il tecnico del Bayern ai blancos.
Resterà però da risolvere i nodi riguardanti l’eventuale buonuscita e penale da pagare, sui quali al momento lo sceicco proprietario del PSG sembra tener duro. A maggior ragione dopo i 9 mesi di squalifica affibbiati al ds Leonardo, che era dato in pole position per sostituire Ancelotti sotto la Tour Eiffel.