Epifani Congresso PD “non mi candido segretario”

guglielmo epifani ex cgil

Epifani non si candiderà nel prossimo congresso a guidare il partito democratico.

[ad]Epifani spiega con estrema franchezza il suo punto di vista “mi è stato chiesto di guidare il partito in un momento di grandissima difficoltà, mi sono preso questo compito e credo di farlo con serietà e molta passione”.

Non solo. “Pian piano vedo qualche buon risultato. Certo il voto delle amministrative non è merito mio ma segnala un clima di maggiore fiducia. Se riconquistiamo Roma, Siena e Brescia è un risultato importante per il partito ma anche per il Paese“.

Conclusa la prima direzione di Epifani del Pd verso il congresso sulla rete capita di imbattersi in “cinguettii” alquanto ostili come il seguente “siete al governo con Berlusconi, gli italiani non dimenticano” o “perché dopo la direzione abbiamo più dubbi di prima?” e “tante parole. Zero fatti. Tutti contenti”.

Il nuovo segretario dei democratici ha toccato durante la direzione tutti i principali temi di strettissima attualità: dalla legge elettorale al congresso, dal caso Ilva al ddl sul finanziamento pubblico.

Per quanto riguarda il partito ha affrontato il tema del “rapporto tra correnti e organismi” di voler fare il congresso “entro l’anno” e di “coinvolgere gli iscritti”.

Il dibattito si è concentrato anche sull’azione del governo Letta di cui il Pd è “azionista” definendolo “di servizio”.

Secondo Epifani “il bisogno di riforme nel sistema istituzionale richiede un impegno di due anni” (L’Unità, 04/06). Il segretario ha poi toccato le principali tematiche del dibattito parlamentare.

Sul tema dell’immigrazione ha manifestato appoggio alla ministra Kyenge “nella battaglia per il riconoscimento della cittadinanza ai figli degli immigrati nati e cresciuti in Italia” mentre riguardo al caso Ilva ha dichiarato che “la priorità è la salvaguardia del lavoro e la continuità produttiva”.

Infine assicura una correzione al ddl sul finanziamento pubblico ai partiti “prevedendo un tetto per le donazioni e modificando il sistema del due per mille e “il coinvolgimento degli iscritti” per discutere della nuova legge elettorale.

Intanto alla direzione Fioroni e Civati (quest’ultimo è tra i pochi deputati pd a non aver votato la fiducia al governo) hanno chiesto di “avviare un’ampia consultazione nei Circoli iscritti e simpatizzanti” mentre Cesare Damiano ha proposto una “Costituente delle idee” che dovrà prevedere “la discussione del temi del lavoro, dello sviluppo sostenibile e del welfare”.

Epifani ha presentato la nuova segreteria. Sei donne e nove uomini: Roberta Agostini, Enzo Amendola, Fausto Raciti, Cecilia Carmassi, Matteo Colaninno, Alfredo D’Attorre, Antonio Funiciello, Luca Lotti, Andrea Manciulli, Catiuscia Marini, Alessia Mosca, Pina Picierno, Debora Serracchiani, Simone Valiante, Davide Zoggia. Età media: quarantanni.

luca lotti partito democratico

 

 Giacomo Salvini