Napolitano: “Il governo non è a termine. Polemica infondata”
“Il governo non è a termine”. Con una nota apparsa sul sito ufficiale del Quirinale, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano smentisce chiaramente l’ipotesi di un esecutivo di soli 18 mesi, tempo previsto per fare le riforme così come ordinato dal governo Letta.
[ad]“Si continua ad accreditare (da ultimo, da parte della giornalista del Fatto Quotidiano Silvia Truzzi, nella sua intervista a Barbara Spinelli) il ridicolo falso di un termine posto dal Presidente della Repubblica alla durata dell’attuale governo. E ciò nonostante quel che egli aveva già detto in proposito la sera del 2 giugno ai giornalisti presenti in Quirinale e che dal giorno seguente figura sul sito della Presidenza della Repubblica. Sarebbe un fatto di elementare correttezza tenerne conto e non insistere in una polemica chiaramente infondata”. Proprio nel giorno della Festa della Repubblica infatti, Napolitano aveva così risposto ai giornalisti circa la tempistica annunciata dal premier per le riforme: “Diciotto mesi sono un tempo più che appropriato, si tratta di un processo molto complesso e l’importante sarà tenere il ritmo”. In merito all’eventualità di un governo a termine, aveva infine affermato: “Assolutamente no”, pur confermando l’eccezionalità della coalizione che sostiene l’esecutivo.
Il presidente della Repubblica, nella nota odierna, cita poi esplicitamente un articolo apparso oggi sul Fatto Quotidiano; questo il virgolettato di Barbara Spinelli, giornalista ed editorialista di Repubblica, a cui il Capo dello Stato fa riferimento: “Dove sta scritto che il presidente determina in anticipo, ignorando le Camere, la durata dei governi? Perfino a Parigi, dove tale prerogativa esiste – ed è grave che esista – l’Eliseo si guarda da dichiarazioni simili. In Francia il presidente è contemporaneamente presidente del Consiglio dei ministri. La stessa cosa ormai avviene in Italia: il presidenzialismo nei fatti c’è già. Questo governo è un Monti bis, con i politici dentro. E alla presidenza c’è Napolitano. Intendo presidenza del Consiglio, non della Repubblica”.