Il Bilderberg tra leggenda e verità avvia una nuova delicata riunione in terra britannica

Pubblicato il 9 Giugno 2013 alle 17:02 Autore: Giovanni Orazio Marotta

Grillo ha lanciato il dibattito in Italia, denunciando più volte sul blog le trame oscure relative al presunto controllo mondiale che i membri di questa “setta” politico-finanziaria eserciterebbero ormai a partire dal 1954, anno di fondazione. Il dibattito in Italia si è acceso da poco, nel resto d’Europa si è diffuso prima, e oggi con internet si è ormai consolidata anche una contro organizzazione di protesta. Dallo scorso giovedì il Bilderberg ha indetto una nuova urgente e delicata riunione a Londra a casa di uno dei suoi membri, il primo ministro britannico Cameron, un appuntamento storico visto che intenzione dei membri è aprirsi per la prima volta al mondo, con un ufficio stampa che ha già diffuso la lista dei partecipanti, qualcosa mai accaduto prima. Obiettivo del Bilderberg è mettere a tacere le insinuazioni, ormai diffuse via web,  che ne fanno l’artefice degli eventi politici-finanziari del mondo.

Il Bilderberg nasce come detto nel 1954 in un albergo olandese (da cui prende il nome) sotto le sembianze di un consiglio internazionale tra  Stati Uniti e leader “citizens” (cittadini leader nei vari settori sociali) per influire sugli assetti politici europei post bellici. Un’interpretazione che sfuma la leggenda è quella che individua nel consiglio del Bilderberg il vero antagonista dell’Internazionale comunista, una sorte di internazionale capitalista che consentisse agli Stati Uniti di diffondere il loro modello politico in Europa occidentale in alternativa a quello dei regimi comunisti. La segretezza divenne subito un cardine del Bilderberg, situazione determinata dalla Guerra Fredda con l’Unione Sovietica e dalla stessa struttura dell’Internazionale comunista. Dal 1954 ad oggi si è tenuta una media di una riunione all’anno, a cui partecipano membri provenienti dall’Europa Occidentale e dagli Stati Uniti. L’intento e lo scopo del consiglio è discutere di grandi problemi mondiali, senza alcun approccio risolutivo, almeno questa è la versione ufficiale.

A Londra da giovedì è nota la lista degli invitati, tra i quali come italiani sono stati scelti un membro assiduo come l’ex premier Mario Monti, e la giornalista Lilli Gruber. Tra le novità anche la pubblicazione ufficiale dei contenuti della discussione con debito e occupazione in primis, e l’ufficio stampa come detto, nato per contrastare la crescente protesta contro queste riunioni.

Tutti ovviamente si sono chiesti i perchè di questa nuova immagine pubblica che il Bilderberg ha intenzione di esportare. Le accuse ( e le proteste organizzate anche a Londra) di essere il governo occulto delle trame mondiali (almeno quelle europee e statunitensi), hanno comportato questa decisione. La segretezza organizzativa non serve più, e magari con la possibilità di informare sul proprio conto tramite i mezzi di comunicazione, fornendo cioè la propria versione, è possibile preservarla dove conta di più, ovvero sui contenuti reali delle discussioni, e sulle presunte e fatidiche risoluzioni. Probabile che l’invito della giornalista Lilli Gruber sia appunto conseguenza di questa impostazione di “pubblicità mediatica” con l’ obiettivo di fuorviare la verità e garantirne la condizione elitaria e dunque segreta . Una scelta comunque che alimenta più che spegnere le leggende attorno a questa pseudo organizzazione.

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