Siamo tutti Adele Gambaro
Questo non vuole essere un pezzo in difesa di quanto ha detto la senatrice 5 Stelle Adele Gambaro sull’operato di Grillo. Ma vuole essere un post in difesa della dignità di una persona che, prima ancora di essere una rappresentante delle istituzioni, è una donna e un essere umano come tutti noi. Qui non si prendono le parti (politiche) né della cittadina Gambaro né del “Caro” leader Grillo. Qui si difende il diritto al rispetto dell’individuo.
[ad]Quel “Non vale niente” pronunziato da Grillo, sempre più padre padrone di un Movimento che di Movimento ha sempre più e solo il nome, lede interiormente la persona stessa. Offende lei e offende la coscienza della persona che, come insegnava Voltaire, deve rimanere libera ed indipendente “con forza”. Le parole del leader rimandano poi a quelle di un suo più famoso omonimo, il Marchese del Grillo interpretato dal grande Alberto Sordi. “Io sono io e voi non siete un cazzo”. Una linea divisiva che sembra essere (purtroppo) la nuova impronta politica di un Movimento, incapace e impaurito di andare contro il Verbo del capo. Fa bene quindi la Gambaro a chiedere pubbliche scuse ad un ex comico che vede, giorno dopo giorno, sfuggirgli di mano il suo giocattolo.