Beppe Grillo ed il Movimento 5 Stelle. Dopo i casi Favia, Mastrangeli, Salsi, Tavolazzi e ultimo quello Gambaro, sembra levarsi all’orizzonte un nuovo dissidente nel Movimento 5 Stelle.
[ad]Intercettato da Il Messaggero alla buvette di Palazzo Madama mentre beveva un caffè, il senatore 5 stelle Bartolomeo Pepe avrebbe detto del movimento: “Dureremo una legislatura. Siamo destinati ad autodistruggerci”. (ilMessaggero.it, 12/06).
Il senatore, classe 1962, è stato uno dei primi parlamentari a violare il diktat di Grillo già a partire dalla votazione del Presidente del Senato Piero Grasso. “Siamo troppo Grillo-dipendenti” continua Pepe “e Beppe anche fisiologicamente non può reggere, non dura un’altra legislatura”.
Prontamente arriva la risposta dei deputati Cecconi e Fico. Il primo ha riferito a ilfattoquotidiano.it che “all’ultima riunione in cui erano presenti anche i senatori abbiamo deciso di dissentire quanto vogliamo, ma evitiamo di fari uscire su carta stampata piuttosto che nei telegiornali e nelle televisioni delle dichiarazioni che fanno male a tutto il movimento”(ilfattoquotidiano.it, 12/06) mentre il neo Presidente della Commissione di Vigilanza Rai ha detto che “le riunioni sono il luogo stabilito per discutere anche di quello che non va e non la televisione e i giornali”.
In una videointervista a quotidiano.net l’ex capogruppo al Senato Vito Crimi, sostituito ieri da Nicola Morra, ha risposto al senatore Pepe ribadendo che “non è che non si possono esprimere posizioni personali, si può fare sicuramente …ma vuol dire disconoscere tutto quello che c’è stato prima. Se noi siamo stati eletti lo dobbiamo a Beppe Grillo”. (quotidiano.net, 12/06)
Ora la palla passa nelle mani del leader. Nei prossimi giorni sapremo se sarà ancora tempo di allontanamenti, espulsioni o dissidenti vari. Con cui, tra l’altro, si oscura così quello di buono che i parlamentari a 5 Stelle stanno facendo. Vedi discorso del deputato Di Battista sulla guerra in Afghanistan di questa mattina. Il Parlamento ha bisogno anche di loro.
Aggiornamento 14 Giugno 2013 – M5S: SENATORI RIUNITI PER DISINNESCARE ESPULSIONE GAMBARO
Un gruppo di senatori del M5S è riunito a Palazzo Madama nel tentativo disinnescare l’espulsione della senatrice dissidente Adele Gambaro. Si tratta di un gruppo ristretto di volenterosi decisi a salvare la collega sulla quale dovrà pronunciarsi l’assemblea congiunta di lunedì prossimo. “Ci sono contatti anche con la Camera -spiega un senatore- sarebbe davvero un peccato” espellere Gambaro. “L’obiettivo – dichiara – è far saltare la riunione di lunedi”. Il senatore esclude che, espulsione o meno, il gruppo M5S sia a rischio spaccatura: “Non mi sembra proprio che ci sia questo pericolo”, assicura. Il capogruppo alla Camera del M5s, Riccardo Nuti invece ha lanciato un allarme. “E’ in atto una compravendita di nostri parlamentari ad opera di persone esterne al MoVimento. Non avremo timore di fare i nomi”.