Nonostante Grillo sia in procinto di partire per il suo tour in Australia, gli strali contro il nemico di turno continuano ad essere pubblicati sul suo blog. Questa volta i bersagli del leader dei Cinque Stelle sono Rai e Renzi. Per il capo dei grillini l’emittente televisiva è “il principale finanziamento pubblico ai partiti”. “Infatti, la cosiddetta televisione pubblica è, come sanno anche gli uscieri di via Teulada, in realtà proprietà dei partiti. Propaganda gratis a spese di chi paga il canone e di tutti i contribuenti italiani”. Grillo è sicuro che senza la Rai i “partiti si estinguerebbero in una settimana”. E così le “palle raccontate dai loro galoppini non infetterebbero più le menti degli italiani”. Per il capo dei pentastellati il canone dovrebbe essere addebitato ai “tesorieri di partito” che usano la Rai come “un megafono, uno strumento di consenso”. Infine chiede a Fazio, Floris, Berlinguer e Vespa un’assunzione di responsabilità. “E, se la Rai è in profondo rosso, non si sentono in parte responsabili?”.
[ad]In un altro post Grillo riprende l’articolo del Fatto Quotidiano che denunciava l’assenteismo del sindaco di Firenze. Stando a quanto riportato dal giornale diretto da Padellaro e Travaglio, Renzi è il “meno presente in Consiglio comunale tra i sindaci delle grandi città italiane”. “Il sindaco Matteo Renzi, proiettato a giorni alterni alla guida del Partito democratico e a Palazzo Chigi, nel 2012 ha partecipato a 8 sedute su 45 del Consiglio comunale. Dall’inizio del 2013 a oggi è comparso nello scranno del primo cittadino nel Salone de’ Dugento 7 volte su 17”. E così Grillo invita “Renzie” a tornare a casa.