I viaggi diplomatici di Xi Jinping (习近平) – Seconda tappa: Tanzania e Sud Africa

Pubblicato il 18 Giugno 2013 alle 16:35 Autore: Stefano Giovannini

I viaggi diplomatici di Xi Jinping (习近平) – Seconda tappa: Tanzania e Sud Africa

Una panoramica cronologica in più puntate delle visite ufficiali all’estero compiute dal presidente dal 14 marzo scorso, data della sua entrata in carica

[ad]Dopo una settimana di congratulazioni da parte dei leader mondiali per la sua nomina presidenziale (vedi infra, appendice 1), Xi Jinping (习近平), presidente della Repubblica Popolare Cinese, il 22 marzo scorso inizia le visite diplomatiche ufficiali negli altri Stati. Nei suoi spostamenti è accompagnato, fra gli altri, da Peng Liyuan (彭丽媛), la moglie, Wang Huning (王沪宁), membro dell’Ufficio Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese e direttore dell’Ufficio di Ricerca Politica del CCPCC, Li Zhanshu (栗战书), membro dell’Ufficio Politico e del Segretariato del CCPCC e direttore dell’Ufficio Generale del CCPCC e Yang Jiechi (杨洁篪), consigliere di Stato e ministro degli Esteri.

In alcuni numeri della rubrica esaminiamo in ordine di tempo la cronaca e le analisi degli esperti riguardo alle visite estere ufficiali di Xi Jinping.

Xi-Jinping

Breve contestualizzazione: Cina e Africa

“Non importa come cambierà lo scenario internazionale, la Cina continuerà a sostenere e promuovere gli sforzi dell’Africa per ottenere pace, stabilità, prosperità e sviluppo, cercando la forza nell’unione e partecipando agli affari internazionali su basi egualitarie” (Xi Jinping).

I rapporti sinoafricani sono cresciuti con maggior vigore a partire dal 2000, anno di fondazione del Forum per la Cooperazione Sinoafricana (FOCAC). Al vertice FOCAC di Pechino 2006 le due parti hanno deciso di costruire un nuovo tipo di alleanza strategica, la quale in anni recenti ha approfondito la cooperazione bilaterale in ogni àmbito. Yang Jiechi (杨洁篪), ministro degli Esteri dell’RPC, nel corso dello scorso marzo aveva detto in conferenza stampa che Cina e Africa stanno realizzando le azioni supplementari alla quinta Conferenza Ministeriale del FOCAC. I due Paesi, aveva sostenuto, si focalizzeranno “sulla promozione della cooperazione nei settori degli investimenti e della finanza, dell’assistenza, dell’integrazione africana, degli scambi tra civili, della pace e della sicurezza in Africa”.

Nel 2009 la Cina diviene il maggior partner commerciale dell’Africa. Nel 2012 il commercio bilaterale raggiunge i 198,4 miliardi di dollari. Fino a giugno dell’anno scorso, la Cina ha investito in Africa 45 miliardi di dollari, di cui 15 miliardi come investimento diretto. In Africa operano più di 2mila aziende cinesi, sparse in 50 Stati. Più dell’85% del personale di queste compagnie è africano. Aiuti all’Africa da parte della Cina sono elargiti in diversi settori, quali il miglioramento della qualità della vita degli indigeni, la riduzione della povertà, la prevenzione delle calamità naturali e la costruzione di residenze.

Focus: Tanzania

I primi contatti diplomatici tra Cina e Tanzania risalgono al 1964 (sono in programma celebrazioni ufficiali per il cinquantenario, che cade l’anno prossimo), quando i due Stati intessono i primi rapporti di alto livello, incoraggiando la fiducia reciproca sul piano politico ed espandendo la cooperazione in molti settori a livello pratico. La Cina è il maggior partner commerciale della Tanzania e la seconda più ampia fonte d’investimenti. Gli scambi bilaterali raggiungono i 2,47 miliardi di dollari l’anno scorso, con un aumento del 15,2% rispetto all’anno precedente.

Xi in Tanzania

Il 24 marzo scorso Xi arriva a Dar Es Salaam, città costiera da 4 milioni di abitanti, al cui aeroporto viene accolto da Jakaya Mrisho Kikwete, presidente della Repubblica Unita di Tanzania, la cui capitale è Dodoma, città dell’entroterra da 2 milioni di abitanti. In coincidenza con l’arrivo di Xi, la Repubblica Popolare Cinese emette un comunicato in cui il presidente afferma che Cina e Tanzania hanno una tradizione di amicizia fraterna, radicata nel profondo nei cuori delle popolazioni. Nel documento Xi dichiara che lo scopo della propria visita è quello di consolidare tale amicizia, tracciando la rotta della futura cooperazione e promuovendo lo sviluppo reciproco. Il presidente esprime anche la propria convinzione che il viaggio darà impulso allo sviluppo delle relazioni amichevoli e cooperative tra i due Paesi.

La cooperazione strategica complessiva sinotanzaniana è il primo punto all’ordine del giorno dell’incontro tra Xi e Kikwete, qualche ora dopo l’arrivo, i quali si accordano per implementarla al fine di raggiungere benefici reciproci. La Cina, dice Xi, è pronta a lavorare con la Tanzania per promuovere una cooperazione strategica complessiva caratterizzata da mutui vantaggi e portare i rapporti bilaterali a un livello più alto. Notando come entrambe le parti siano impegnate nello sviluppo nazionale, Xi afferma che Cina e Tanzania devono fidarsi, supportarsi e aiutarsi a vicenda nella ricerca dello sviluppo comune. Occorre, sottolinea, che mantengano contatti e scambi, proseguendo nel supporto reciproco per quanto concerne gli interessi centrali e le più importanti preoccupazioni, rafforzando la coordinazione e la collaborazione sui problemi locali e mondiali. La Cina, aggiunge, intende continuare a sostenere lo sviluppo socioeconomico tanzaniano e incoraggiare le imprese cinesi a investire in Tanzania. Il presidente cinese evidenzia come i due Stati necessitino di incrementare gli scambi tra le due popolazioni e portare avanti la tradizionale amicizia, ottica nella quale l’RPC vuole istituire un centro culturale in Tanzania. Con riferimento alla situazione generale dell’Africa, Xi osserva che si tratta di un continente pieno di speranza, con un luminoso futuro a dispetto delle numerose difficoltà e sfide che gli si presentano adesso.

Da parte sua, Kikwete ringrazia la Cina per il sostegno di lungo periodo e l’assistenza, impegnandosi a proseguire con fermezza ad appoggiare la Cina nelle grandi questioni relative alla sovranità nazionale e all’integrità territoriale. La Tanzania, dice, s’impegna nello sviluppo economico e spera di rafforzare la cooperazione con la Cina sia a livello bilaterale sia nel contesto del FOCAC nei settori agricolo, energetico, infrastrutturale, lenitivo della povertà e risorsistico umano. Al termine della conversazione, i due leader testimoniano la firma di alcuni accordi cooperativi.

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