Cantiere del grande centro nasce alternativa a Monti
I lavori del grande cantiere del centro: nasce “Lib”, un’area alternativa a Monti e Casini
[ad]Alla ricerca del centro perduto: non si tratta del titolo di un nuovo saggio, bensì del gravoso compito che sta coinvolgendo la galassia dei movimenti e dei partiti del cosiddetto Terzo polo.
A dire il vero, dopo la prova non proprio entusiasmante delle precedenti elezioni politiche (quasi inesistente alle ultime Amministrative) ed il boom del Movimento 5 Stelle, lo si potrebbe definire Quarto polo o – come è stato ribattezzato a suo tempo dal leader del Pdl Silvio Berlusconi – “Grande centrino”.
È evidente che Mario Monti non sia riuscito a mediare tra le varie anime della sua coalizione: infatti se, da una parte, troviamo Scelta civica – creatura del neopresidente della Bocconi – di matrice marcatamente liberale, dall’altra, bisogna fare i conti con l’Unione di centro di Pierferdinando Casini, il quale non intende cedere sul terreno della tradizione democristiana del suo partito, nonostante il modesto 1% ottenuto a febbraio.
Dunque niente fusione tra l’Udc e Sc, ipotesi circolata nei giorni scorsi e poi smentita categoricamente dalle voci romane di palazzo. Eppure soltanto un anno fa, l’ex presidente della Camera Casini lanciava il suo “Partito della nazione”, che nelle intenzioni del leader scudocrociato sarebbe dovuto essere il nuovo contenitore dei moderati italiani.
Ma le spinte centripete non coinvolgono i soli Monti e Casini: pochi giorni fa alcune associazioni di stampo liberal e liberista – cioè Adam Smith Society e Italia Aperta (entrambe guidate dall’economista Alessandro De Nicola), Italia Futura (montezemoliani), Costituente liberale, Gli Outsiders, Glocus (vicina a Linda Lanzillotta), LibertàEguale, Libertiamo (Benedetto Della Vedova), Officine democratiche (di cui fa parte il costituzionalista e “neosaggio” Francesco Clementi) e Zero Positivo – hanno fondato il portale “Lib”, con tanto di statuto consultabile sul blog del giuslavorista Pietro Ichino, pronto a convogliare le idee liberal e liberiste, con l’obiettivo di riaprire il dibattito sulle idee e sulle politiche liberali.
Il progetto porta anche la firma del sottosegretario ai Beni culturali Ilaria Borletti Buitoni e del direttore di Assonomine Stefano Micossi. Il rassemblement punta deciso alle Europee dell’estate prossima, sperando di pescare voti e personalità dal Pdl sino al Pd.
Eppure, il grande assente del sommovimento liberale è sicuramente Fare per Fermare il Declino: il partito di Michele Boldrin ha, per il momento, snobbato il progetto Lib, ma c’è da scommeterci che tra non molto le due parti si incontreranno. Rimane però il netto rifiuto alla proposta di Guido Crosetto – parlamentare di Fratelli d’Italia – il quale ha lanciato un appello all’economista veneto affinché possa partecipare alla “costituente nera” (vedi articolo di Francesco di Matteo).
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