La Consulta boccia il ricorso di Berlusconi
La rassegna stampa odierna apre, come quasi tutti i giornali, con la decisione della Corte Costituzionale di respingere il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sul mancato riconoscimento del legittimo impedimento dell’ex premier Silvio Berlusconi a comparire nell’udienza del processo Mediaset del 1 marzo 2010 perché impegnato in un Consiglio dei ministri. “Continua l’accanimento giudiziario teso ad eliminarmi dalla vita politica ma il mio sostegno al governo non verrà meno” ha commentato il Cavaliere una volta saputo della decisione della Consulta. A sostenere l’ex premier tutto il Pdl che si dice “amareggiato e preoccupato”.
[ad]Rassegna stampa Tp. Il Corriere rivela “Berlusconi ai suoi: Non fate dichiarazioni incendiarie, il sostegno al governo non deve essere messo in discussione”. La Stampa commenta “Il paradosso del leader resuscitato”. Repubblica svela il piano C di Berlusconi “per evitare l’interdizione”. Per il Sole 24 Ore quello del Cavaliere è stato “buon viso a cattivo gioco”. Per il Messaggero adesso in Parlamento ci sarà la “battaglia per l’interdizione di Berlusconi”. Per il Mattino ora “la coabitazione delle larghe intese si fa più dura”. Il Secolo XIX commenta “Il calendario è uguale per tutti” riferendosi alla calendarizzazione dell’ineleggibilità del Cavaliere messa a punto dal M5s. L’Unità titola: “Berlusconi, era solo una scusa”. Il Giornale attacca “Pdl, sveglia. Ad un passo dalla fine. Tra la vita e la morte di Berlusconi c’è una sentenza (già scritta). Il governo? Occhio ad andare a braccetto con chi ti sta uccidendo”. Il Manifesto apre in prima pagina con un titolone “Respinto”. Per Avvenire si tratta di “un colpo a Berlusconi ma non al governo”. Il Fatto Quotidiano scrive: “La Corte sbugiarda B. Lui abbaia ma non morde”. Libero scrive: “E’ legittimo far fuori Silvio”. Europa “Un altro schiaffo a Berlusconi ma il governo non si fa male”.