Caro Vendola, siamo sicuri che il federalismo sia “una truffa ai danni del Sud”?

Pubblicato il 1 Maggio 2010 alle 12:09 Autore: Fabio Chiusi
Caro Vendola, siamo sicuri che il federalismo sia “una truffa ai danni del Sud”?

In una intervista concessa ieri a Il Riformista Nichi Vendola ha affermato che il federalismo sia una “truffa” ai danni del Sud: “Si giustifica lo spostamento di soldi verso il nord fondandosi esclusivamente sull’argomento che il Sud è sprecone. In questa maniera,ogni giorno viene praticato uno scippo nei nostri confronti“.

Due le ipotesi principali del governatore della Puglia:

1. “il Sud non è sprecone”

2. “il federalismo è un pacco che danneggia solo il Mezzogiorno”.

Del resto, e questo è l’assunto di base del ragionamento, “i dati e le indagini che vengono presentate per giustificare i tagli di risorse sono inventati o truccati” (dalla “lobby nordista” di cui parla nell’intervista, deduco).

Dato che ultimamente ho letto con molto interesse le analisi di Luca Ricolfi contenute ne Il Sacco del Nord e Illusioni Italiche, mi sento in dovere di porre a Vendola qualche domanda. Tutte le variabili menzionate fanno riferimento alla contabilità liberale elaborata dal sociologo, e sono rigorosamente definite all’interno di tale modello (per i dettagli rimando ai libri in questione).

1. Se il Sud “non è sprecone” come mai la spesa pro capite del Sud è del 13% più altadi quella del Nord, mentre i servizi pro capite prestati – nonostante la maggiore spesa – sono inferiori di quasi il 30%“? (SN, p. 77).

2. Sempre se il Sud “non è sprecone”, come spiega la conclusione di Ricolfi secondo cui “il tasso medio di spreco è prossimo a zero in Lombardia (2,8%), è molto basso (sotto il 15%) in tutto il Nord eccetto la Liguria e poi sale piuttosto regolarmente scendendo da Nord a Sud, fino ad attestarsi vicino al 50% in Sicilia, Calabria Basilicata e Sardegna” (SN, p. 75)?

3.  Se il federalismo “danneggia solo il Mezzogiorno”, che ne dice dei 274 milioni di euroaddizionali che finirebbero nelle casse della sua Puglia se i decreti attuativi del federalismo fiscale prendessero come unità di misura la spesa sanitaria della Toscana? (II, p. 117) Più in generale, quali dati può opporre alla conclusione di Ricolfi secondo cui “la credenza che il federalismo porrà un argine al fiume di denaro che inonda il Sud non sta in piedi semplicemente perché non è vero il suo presupposto, ossia che il Sud riceva molto di più del Nord” (II, p. 115)?

4. Pensa che la solidarietà dei territori “forti” nei confronti di quelli “deboli” debba essereincondizionata? Mi spiego meglio: pensa che sia giusto che regioni come Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna trasferiscano ogni anno rispettivamente 24,9, 8,8, e  8 miliardi di euro del loro attivo alle regioni meno parsimoniose (e non si parla di tutte e sole le regioni del Sud, come lei saprà)? Giusto che i 20 miliardi di euro pagati dalle sette regioni che evadono il fisco meno della media finiscano per finanziare per 17,9 miliardi tutte e otto le regioni del Mezzogiorno, in cui i tassi di evasione sono invece il doppio della media? Sa che il fatto che in Calabria il tasso di evasione fiscale sia dell’85,3% contribuisce a fare sì che sugli imprenditori onestitutti – gravi una pressione fiscale di 10 punti più alta rispetto a quella calcolata dalle statistiche ufficiali, con picchi in Lombardia del 55,2% di pressione fiscale sul settore market?

5. Da ultimo, converrà certo con l’invito metodologico con cui Ricolfi apre Illusioni Italiche: quando si parli di argomenti delicati come il federalismo, abbiamo la responsabilità di porre fine alla “strana libertà di cui, oggi, godono le credenze empiriche” (p. 4) e cioè quella di sottrarsi alla prova dei fatti. Le sembra responsabile dichiarare che “i dati e le indagini che vengono presentate per giustificare i tagli di risorse sono inventati o truccati“? Quali prove o argomenti può portare a supporto di questa sua affermazione, e quali dati e prove può portare a supporto delle credenze empiriche da lei espresse?

Attendo con fiducia una risposta degna di un (probabile) futuro leader.

 

(Blog dell’autore: il Nichilista)