Sondaggio Swg per Agorà del 21 Giugno: fiducia in Letta al 50%
Sondaggio Swg per Agorà del 21 Giugno, fiducia in Letta al 50%
Il sondaggio Swg presentato questa mattina ad Agorà mostra una situazione piuttosto stabile nelle intenzioni di voto, dopo gli sconvolgimenti della scorsa settimana che avevano visto il superamento del PDL da parte del PD.
[ad]L’ultimo sondaggio Swg mostra un calo di tutte e tre le principali forze politiche, che non cambia comunque gli equilibri stabilitisi la scorsa settimana, portando il PD al 27,6%, il PDL al 25,9% e il M5S al 16,9%. In crescita invece SEL (5,3%), Scelta Civica (5,2%), Lega (4,7%), Fratelli d’Italia (2,3%) e Azione Civile (1,7%), mentre cala leggermente anche l’UDC di Casini (1,7%). Stabile anche la fiducia degli Italiani nei politici: Renzi perde 4 punti ma rimane il politico più gradito, seguito da Napolitano (54%) e Letta, che ottiene il 50%. Decisamente più bassa la fiducia nei confronti di Berlusconi e Vendola (26%), così come per Alfano (24%), Monti ed Epifani (21%), e per l’ultimo della lista, Beppe Grillo (19%).
Swg ha poi chiesto agli Italiani alcune opinioni sul Governo Letta. Vediamo innanzi tutto che la fiducia nell’esecutivo è inferiore di 15 punti rispetto alla fiducia nel suo leader: se Enrico Letta gode della fiducia del 50% degli Italiani, il suo Governo ottiene oggi solo il 35%.
Il “decreto del fare”, prima grande opera del Governo Letta è giudicato inutile dal 42% degli Italiani, mentre il 33% lo considera utile e il 25% non sa rispondere. Anche per quanto riguarda uno dei più importanti problemi che il Governo deve affrontare, la fortissima disoccupazione giovanile, gli Italiani sono in maggioranza pessimisti: il 54% pensa che l’esecutivo non riuscirà a contrastarla, solo il 17% è ottimista e il 29% non sa rispondere.
Vediamo infine come hanno giudicato gli elettori del M5S l’espulsione della senatrice Gambaro dal Movimento. Tra tutti coloro che hanno votato Grillo alle elezioni politiche, il 51% è contro la decisione presa dal Movimento, mentre un giudizio meno severo è espresso da coloro che si dichiarano tuttora elettori del M5S (27%). Gli intervistati a favore dell’espulsione sono invece il 30% tra gli elettori del M5S delle politiche, e il 40% tra chi è fedele oggi al Movimento. Tra questi ultimi, sono più anche gli elettori che non sanno prendere una posizione (1 su 3), ma sospendono il giudizio su una decisione così discussa all’interno del Movimento.