Primarie del PS francese, ecco i candidati
Al più tardi il 17 ottobre i francesi sapranno chi sarà il candidato del Parti Socialiste per la corsa all’Eliseo del 2012, lo sfidante del presidente in carica Nicolas Sarközy de Nagy-Bocsa.
Le primarie che si svolgeranno il 9 ed il 16 ottobre 2011, organizzate sulla falsariga delle elezioni reali come un maggioritario a doppio turno, sono un appuntamento veramente speciale per la storica formazione francese: seppur infatti non estranea all’utilizzo della scelta dei candidati tramite il voto diretto della base, questa è la prima volta che verranno chiamati al voto non soltanto i militanti del partito, ma anche genericamente i simpatizzanti. Ha fatto sicuramente breccia nel cuore dei socialisti francesi l’esperienza italiana – più volte citata come modello dal PS d’oltralpe – che rischia di essere pesantemente surclassata in termini di partecipazione: secondo un sondaggio realizzato dalla casa francese BVA tra il 7 ed il 14 settembre
Plus d’un quart des Français (25%) envisage d’y participer et 15% se déclarent aujourd’hui absolument certains d’y participer (note de probabilité de 10/10), soit un potentiel de 6,5 millions d’électeurs.
[ad]Al netto delle differenze di popolazione tra Italia e Francia, si tratta di una partecipazione che nello stivale nemmeno l’intera coalizione di centrosinistra è mai riuscita a radunare. Al netto di clamorose e non gradite smentite, il PS dovrà dare prova di grandi capacità organizzative per gestire una simile quantità di votanti. A tale proposito è stato lanciato anche un sito, che presenta più di una somiglianza con quelli italiani, dove vengono spiegate le modalità di voto, indicati i seggi, gestite le news e presentati i candidati.
Saranno sei i candidati a contendersi la vittoria al primo turno di queste primarie il 9 ottobre, un numero di per sé elevato che rende, a priori da qualsiasi considerazione, probabile il ricorso al turno di ballottaggio il 16 ottobre. Pesa sulla competizione l’assenza del favorito Strauss-Kahn, i cui recenti scandali sessuali – pur risoltisi in una bolla di sapone – hanno constretto l’ex presidente del FMI a rinunciare alla candidatura.
Martine Aubry |
Martine Aubry, figlia dello storico Presidente della Commissione Europea Jacques Delors, è ex-ministro, sindaco della città di Lille e segretario del Parti Socialiste dal congresso tenutosi nel novembre 2008, quando la sua mozione superò di appena 102 voti (pari allo 0,04% delle preferenze) quella di Ségolène Royal.
La candidatura della Aubry appare fortemente improntata sui temi del lavoro, con un piano di occupazione, del fisco, con rimodulazioni delle attuali imposte, e sulle istanze ecologiste come l’uscita dal nucleare e gli incentivi alle rinnovabili. Da questo punto di vista sarebbe una delle migliori interlocutrici con le forze ambientaliste che tanto successo hanno riscosso in Francia negli ultimi anni. Fortemente europeista e sostenitrice dell’asse franco-tedesco, come segretario del partito ha promosso la realizzazione di un documento di politica economica di vedute sovranazionali assieme al suo omologo della SPD d’oltrereno, Sigmar Gabriel. Tra le sue altre proposte spiccano la depenalizzazione delle droghe leggere e l’incremento dei fondi destinati alla cultura.
Il sito personale di Martin Aubry mostra tra le altre una pagina con le sue idee sui temi più scottanti della politica francese ed uno spazio in cui gli interessati possono lasciare le proprie impressioni ed i propri suggerimenti, oltre all’immancabile pagina dedicata al programma.
Malgrado il ruolo di assoluto rilievo nel panorama socialista francese la Aubry non è considerata la favorita in queste elezioni primarie, superata dal più moderato François Hollande. Nonostante ciò, viene comunque accreditata di alcuni punti di vantaggio su Sarkozy al primo turno delle presidenziali, qualora dovesse prevalere nella competizione di ottobre.
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