Da lunedì il controllo sui conti correnti
Da lunedì il controllo sui conti correnti, dibattito sull’Iva
La rassegna stampa odierna apre con l’avvio da lunedì prossimo dell’Anagrafe tributaria: ovvero banche e finanziarie trasmetteranno i dati dei contribuenti al Fisco. Intanto la Guardia di Finanza lancia l’allarme: un negozio su tre non fa lo scontrino, in cinque mesi sono stati sequestrati 650 milioni di euro e fermati 3.500 evasori. Da segnalare nella giornata di ieri anche l’incontro avvenuto tra il premier Letta e il suo vice Alfano per discutere di Iva e Imu, entrambi temi caldi di questi giorni. Per il Corriere “il pranzo dal premier serve per arginare Pd e Pdl”. La Stampa titola: “Fisco da lunedì via ai controlli sui conti correnti”. Il Mattino titola con i dati resi noti dalla guarda di Finanza “Un miliardo al mese in fuga all’estero”.
[ad]Rassegna stampa Tp, altre notizie. Repubblica di dedica all’Iva: “Battaglia nel governo per l’Iva. Alfano chiede lo stop all’aumento. Brunetta e Fassina trovano un accordo ma Saccommani: decido io”. Repubblica che rivela: “Giustizia, le manovre segrete per evitare l’interdizione di Berlusconi”. Il Sole 24 Ore “Iva verso lo slittamento”. L’Unità si dedica ancora alla querelle con Grillo sui terremotati e scrive “Grillo perde, l’Emilia respira”. Il Giornale attacca: “La priorità delle tasse. Il governo ha 10 giorni di vita. Conto alla rovescia per bloccare l’aumento dell’Iva: o riesce a evitarlo o Letta va a casa”. Il Manifesto apre con i disordini in Brasile. Il Fatto Quotidiano apre con l’avvertimento di Mediobanca “L’Italia è in bancarotta. Un rapporto riservato della banca d’affari avverte: secondo i mercati, entro sei mesi rischiamo il default. Serve una patrimoniale da 43 miliardi di euro sui ricchi e la tassa sugli evasori in Svizzera. Ma forse per i guai degli istituti di credito è troppo tardi”. Per il Tempo “nasce l’asse anti Letta Pdl-Camusso”. Libero apre in prima pagina “Ministra a sua insaputa. I pm indagano sulla Idem”. Europa rivela: “Renzi punta ai voti di Grillo e per M5s diventa il nemico”.