Da questa settimana, accanto alla usuale media sondaggi sugli ultimi 15 giorni, saranno pubblicate anche delle simulazioni sulla distribuzione dei seggi alla Camera e al Senato nel caso si andasse al voto con l’attuale legge elettorale. Si e’ considerato il seguente assetto di alleanze: per il centrodestra PDL, Lega Nord e La Destra unitamente a altri partitini minori; per il centrosinistra il Nuovo Ulivo costituito da PD, IDV, SEL e partitini minori quali Verdi e Radicali, infine il Terzo Polo con FLI, UDC, API e MPA sommati per semplicità in Altri. Infine si e’ prevista la corsa solitaria di FdS e M5S. Inoltre si è considerato che il Terzo Polo si presenti come lista unica in tutte le regioni per superare la soglia di sbarramento per singola lista, che è pari all’8%, visto che per il trio Fini-Casini-Rutelli la soglia del 20% come coalizione appare improba quasi ovunque. Infine sempre per semplicità poi si è considerato che i partitini minori delle coalizioni possano comunque accedere alla ripartizione dei seggi col meccanismo noto come “miglior perdente”.
Al momento la distanza tra le due coalizioni come sopra strutturate supera, alla Camera, il 7%. con il Centrosinistra netto vincitore a 346 seggi, il centrodestra a 216 e un Terzo Polo che raggranellerebbe ben 67 deputati. Al Senato la situazione e’ invece un po’ piu’ complessa.
Il Centrosinistra vincerebbeovunque tranne che in Lombardia, Veneto e Sicilia e prenderebbe un extra-seggio in Toscana. Tuttavia si fermerebbe comunque alla soglia della maggioranza assoluta in senato con 156 seggi. Ago della bilancia e’ la Sicilia che appare al momento veramente too close to call, con le due coalizioni divise da un’inezia e con il Terzo Polo che le tallona da vicino. I flussi elettorali isolani sono notoriamente imprevedibili tuttavia, visto anche lo “storico” elettorale della Sicilia, si è ritenuto di assegnare la vittoria, con tutte le cautele del caso, alla compagine ora al governo. Più in la cercheremo di valutare anche l’ipotesi di desistenza, con la cessione di alcuni posti alla camera come “diritto di tribuna”, tra il centrosinistra e la FdS. Non un patto di governo insomma ma solo un tecnicismo per raggranellare qualche seggio senatoriale in più in cambio di un diritto di tribuna alla camera (dove la maggioranza grazie a questa legge nasce sufficientemente ampia).
CLICCA SULLA TABELLA PER INGRANDIRE La media sondaggi politico-elettorali a 15 giorni è costruita con i dati dei seguenti istituti: CFI, CRESPI, DEMOS, DIGIS, EMG, EUROMEDIA, FULLRESEARCH, IPR, ISPO, LORIEN, MARKETING M., PIEPOLI, TECNE’, SWG.