Confederations Cup: Italia-Brasile
Con la vittoria sofferta contro il Giappone, l’Italia di Prandelli ha raggiunto la qualificazione alle semifinali di Confederations Cup con un turno d’anticipo, migliorando quindi le proprie prestazioni rispetto alla fallimentare spedizione di quattro anni fa.
[ad]La gara contro il Brasile, nonostante non sia decisiva ai fini della qualificazione alla semifinale (visto che anche i verdeoro sono già qualificati, dopo il 2-0 al Messico), stabilirà l’avversario della Spagna (già qualificata, dopo il pirotecnico 10-0 contro Tahiti) in semifinale. Le Furie Rosse infatti, a meno di una sconfitta contro la Nigeria, dovrebbero vincere il proprio raggruppamento. Ciò significa che Italia e Brasile dovranno fare altrettanto (ai verdeoro basta un pareggio stasera, mentre gli azzurri dovranno obbligatoriamente vincere) per evitare l’ostacolo Spagna.
In quanto organizzatrice dei Mondiali 2014, la nazionale verdeoro è qualificata d’ufficio, non giocando partite ufficiali dalla deludente Coppa America 2011 (eliminata ai quarti per 2-0 dal Paraguay). Dopo l’esonero di Menezes a fine 2012, la selezione è stata affidata a Felipe Scolari (già vincitore del Mondiale 2002 sulla panchina brasiliana), il quale ha raccolto risultati altalenanti: 4 vittorie (compresi gli ultimi 2 successi in Confederations), 4 pareggi ed una sconfitta (all’esordio a febbraio contro l’Inghilterra). Come spesso capita alla nazionale verdeoro, molto produttiva risulta la manovra offensiva (20 gol in 9 gare) e traballante quella difensiva (9 reti subite).
La gara contro il Giappone ha permesso a Balotelli di raggiungere la doppia cifra per quanto riguarda le reti realizzate con la maglia azzurra. Per Giovinco, invece, il decisivo gol del 4-3 è stato il primo timbro in Nazionale. Curiose invece le statistiche di De Rossi, al quinto gol con l’Italia negli ultimi 12 mesi, bottino particolarmente prolifico per un calciatore che in questa stagione ha collezionato zero reti con la maglia della Roma. Allarme rosso per quanto riguarda la fase difensiva, viste le 6 reti subite nelle ultime 3 gare contro Haiti, Messico e Giappone.
Ben quindici i precedenti tra Brasile ed Italia, con 5 vittorie azzurre, 3 pareggi e 7 successi verdeoro. Per l’ultimo trionfo italiano bisogna tornare alla famosa tripletta di Rossi ai Mondiali dell’82, un 3-2 che risvegliò Pablito e inaugurò la cavalcata trionfale culminata con la conquista della terza Coppa del Mondo. L’ultima vittoria brasiliana risale alla Confederations Cup 2009 (un secco 0-3 che estromise gli azzurri dalla competizione già ai gironi) anche se le vittorie più care ai verdeoro restano indubbiamente le due finali mondiali del ’70 (4-1 e Coppa Rimet definitivamente assegnata al Brasile) e del ’94 (3-2 ai calci di rigore, dopo lo 0-0 nei 120’ di gioco). L’ultimo pareggio risale all’ultimo scontro diretto, l’amichevole di Ginevra di tre mesi fa, conclusasi 2-2.
Per quanto riguarda le probabili formazioni, l’Italia dovrebbe optare per un ampio turnover. Oltre all’infortunato Pirlo ed allo squalificato De Rossi, rispetto all’ultima gara dovrebbero rifiatare anche Barzagli, Maggio e Giaccherini, sostituiti rispettivamente da Bonucci, Abate ed uno tra Giovinco e Diamanti. Torna titolare anche Marchisio, mentre dovrebbe esserci l’esordio di Candreva. Ko anche El Shaarawy. Il Brasile cambierà poco, con Hernanes al posto dell’infortunato Paulinho e il ballottaggio tra Oscar e Lucas.
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