Zaccagnini lascia il M5s “Non più movimento ma azienda, è Berlusconi 2.0”
Altra defezione tra le fila del Movimento 5 Stelle. Questa volta a lasciare è stato il deputato Adriano Zaccagnini che passa al gruppo misto. “Non è il Grillo il problema, ma l’approccio aziendalista del M5S, lo staff di cui si sta fidando. Dopo 20 anni di berlusconismo assistiamo alla nascita del Berlusconi 2.0”. E così dopo l’espulsione della Gambaro la settimana scorsa e l’abbandono del Movimento da parte della senatrice Paola De Pin, Grillo, nel giorno del successo pentastellato a Ragusa, deve incassare un’altra uscita.
[ad]Zaccagnini, a chi gli chiedeva se avrebbe restituito la diaria, ha risposto “Penso proprio di sì. Si tratta di 8.500 euro per i due mesi e mezzo”. “Volevo uscire lo stesso giorno della senatrice Paola De Pin – ha aggiunto l’ex grillino – poi ho letto le dichiarazioni del capogruppo Morra in cui si sottolineava che sarebbe stato meglio se fosse accaduto dopo le elezioni”. Zaccagnini spiega infine i motivi che lo hanno spinto a lasciare il M5s. “Nel Movimento si è innescata la competizione il verticismo, un clima da caccia alle streghe. Non voglio stare in un Movimento che epura, emargina, insulta e caccia persone per le loro opinioni. Ho provato nei giorni scorsi a rivolgere un appello a chi parlava di mele marce, di elementi tossici, contravvenendo a quanto ci eravamo detti in assemblea, una sorta di consegna del silenzio per placare gli animi. Ora che hanno capito che sul blog c’è il 50% dell’astensionismo davanti a questi temi, allora cambiano tattica ma non strategia”.