Serbia, al voto oggi per rinnovare il Parlamento
Stanno avendo luogo oggi in Serbia le elezioni per il rinnovo dei 250 seggi del parlamento unicamerale del paese.
Saranno oltre 6.5 milioni gli elettori chiamati alle urne, che resteranno aperte fino alle ore 20 locali, in oltre 8mila seggi allestiti nel paese e 140 in Kosovo, che la Serbia riconosce ancora come parte del proprio territorio. Le elezioni erano inizialmente previste per il 26 Aprile, ma sono state spostate a data odierna per il diffondersi del coronavirus.
La legge elettorale è di tipo proporzionale con la soglia di sbarramento fissata al 3%, quest’ultima è stata abbassata dal precedente 5% come richiesto dai partiti di opposizione. Oltre alle parlamentari hanno luogo oggi anche le elezioni per il rinnovo di diverse amministrazioni locali.
Il risultato delle elezioni odierne nel paese appare più scontato che mai con il partito conservatore del Presidente Aleksandar Vučić, il Partito del Progresso, che secondo i sondaggi della vigilia si attesterà intorno al 60% delle preferenze, seguito dai loro partner nella legislatura appena conclusa, i Socialisti, al 10% e poi da tutta una serie di piccoli partiti compresi fra i 3 ed i 5 punti percentuali.
Segnaliamo che diverse sigle di opposizione, unite nell’Alleanza per la Serbia (SZS), che hanno animato le piazze contro il Presidente Vučić nella grandi manifestazioni dello scorso anno hanno invitato a boicottare questa tornata elettorale, in quanto hanno dichiarato disattese le richieste dei manifestanti: maggiore libertà di stampa ed organizzazione di elezioni eque.
Dal canto suo Vučić, al potere dal 2012, ha chiesto agli elettori di partecipare in massa a queste elezioni per dare sostegno al piano di riforme che il suo partito sta portando avanti.
In ottica del contenimento di contagio da coronavirus, che nell’ultima settimana ha fatto registrare in Serbia circa 80/90 nuovi casi al giorno, gli elettori sono obbligati a recarsi ai seggi muniti di mascherine, che saranno fornite sul posto per chi ne fosse sprovvisto, e a rispettare il distanziamento.