Sondaggio Ipsos per Ballarò, cosa succederà dopo la condanna di Berlusconi?
Il sondaggio Ipsos presentato a Ballarò questa sera ha inevitabilmente affrontato l’argomento del Processo Ruby, conclusosi ieri con la condanna in primo grado a Silvio Berlusconi.
Il sondaggio, condotto ieri sera dopo l’annuncio della condanna, ha chiesto innanzi tutto agli Italiani di dare una valutazione circa la condanna di Berlusconi. Il 46% degli intervistati da Ipsos ha dichiarato che l’esito del processo non aggiunge né toglie nulla a ciò che già prima si sapeva riguardo alla vicenda giudiziaria del Cavaliere, mentre circa un Italiano su quattro pensa che la condanna sia il segno di un accanimento giudiziario nei confronti di Berlusconi, come dichiarato più e più volte dagli esponenti PDL interpellati sull’argomento, e un Italiano su cinque pensa che una condanna così significativa non possa far altro che decretare la fine della carriera politica dell’ex-premier.
Nel dibattito politico, è forte però la preoccupazione riguardo alla tenuta del Governo. Se la maggioranza che sostiene il governo Letta è sostenuta anche dal PDL, è infatti legittimo sospettare che un esito negativo del processo al leader PDL possa influenzare le decisioni future del partito, compresa quella di appoggiare l’attuale governo di larghe intese. Tale preoccupazione non sembra però essere condivisa dalla maggioranza del popolo italiano: il 65% degli intervistati pensa infatti che il governo continuerà ad agire indisturbato senza risentire dell’esito del processo Ruby, e quindi che la maggioranza non verrà intaccata. È un Italiano su quattro a pensare invece che il governo non reggerà, ma entrerà in crisi perché i membri del PDL metteranno in discussione il loro appoggio all’esecutivo.
È interessante anche riportare che la stragrande maggioranza degli Italiani non vede la sentenza come un evento in grado di modificare le proprie intenzioni di voto. L’85% dichiara infatti che la condanna di Berlusconi non determinerà un cambiamento di voto alle prossime elezioni, mentre solo il 12% risponde positivamente. Questo dato mostra probabilmente quanto i cittadini siano ormai assuefatti alle vicende giudiziarie di Berlusconi, tanto da non risultare influenzati nelle proprie scelte politiche dall’esito positivo o negativo di un processo che ottiene una tale risonanza mediatica.