Sondaggio ISPO per Porta a Porta: l’opinione su PDL e Berlusconi all’indomani delle amministrative e della sentenza “Ruby”
Il sondaggio ISPO presentato da Mannheimer durante Porta a Porta si è concentrato sull’attuale situazione del PDL: dal rapporto con il Governo Letta, ai futuri sviluppi, fino alla recente sentenza di condanna a Berlusconi.
[ad]Innanzitutto, ad un campione di “delusi” del Popolo della Libertà è stata chiesta la motivazione che ha portato alla mancata conferma del voto al partito di Silvio Berlusconi alle ultime amministrative: l’alternativa più “gettonata” fra quelle proposte (30%) è risultata la mancanza di politiche vicine ai loro interessi.
Rispetto invece al ruolo del PDL nell’azione di governo dell’esecutivo presieduto da Enrico Letta, l’opinione degli intervistati è risultata piuttosto divisa fra chi pensa che il partito che esprime il vicepremier Alfano abbia un ruolo centrale (47%) e chi invece gli attribuisce un ruolo più marginale (51%): è importante notare come il ruolo centrale del PDL nelle politiche del Governo venga riconosciuto soprattutto da suoi elettori (86%).
Opinioni quasi divise a metà anche rispetto al fatto che l’assenza di Berlusconi dalla campagna elettorale abbia portato al calo del PDL alle ultime amministrative: maggior peso a quest’assenza viene attribuita soprattutto dall’elettorato pidiellino, ma nel complesso non si nota una differenza particolarmente marcata rispetto al complesso degli intervistati.
Opinioni totalmente discordi, al contrario, di fronte all’ipotesi di un ritorno a “Forza Italia” e ad un partito più snello e con meno costi: solo il 28% valuta positivamente questa possibilità fra tutti gli intervistati, mentre all’interno dell’elettorato del PDL questa percentuale sale all’82%.
Situazione analoga anche per la domanda successiva, con il 70% degli elettori italiani che pensa che il partito di Berlusconi non mantenga le proprie promesse elettorali, mentre pensa l’opposto l’80% dell’elettorato PDL.
Infine, le ultime tre domande del sondaggio ISPO hanno riguardato la sentenza di condanna al leader del PDL nel cosiddetto “processo Ruby”. Rispetto all’impegno (o disimpegno) futuro di Berlusconi a seguito della sentenza, anche in questo caso le opinioni si polarizzano fra un’ampia maggioranza di cittadini di ogni collocazione politica (67%) che pensano che l’ex Presidente del Consiglio debba ormai ritirarsi dalla vita politica e la quasi totalità di elettori del PDL (92%) che invece sostiene che debba continuare il proprio impegno politico aspettando le sentenze d’Appello e in Cassazione. Questi risultati sono in coerenza con l’opinione rispetto alla stessa sentenza, con il 58% fra tutti gli intervistati che ritiene giusta la condanna, mentre per il 95% degli elettori del PDL essa è ritenuta il frutto di una persecuzione giudiziaria nei confronti di Berlusconi. Quanto alle conseguenze della sentenza sulla tenuta del Governo, l’opinione generale e quella degli elettori berlusconiani si discosta poco: circa la metà pensa non cambi nulla, un terzo o poco più pensa che il Governo esca indebolito, mentre non supera in ogni caso il 10% la percentuale di coloro che ritengono che l’esecutivo cadrà per questo.