IOR: nell’ambito di un filone di indagine sulla Banca Vaticana in corso alla Procura della Repubblica di Roma sono stati arrestati un alto prelato, un funzionario dei servizi segreti ed un broker finanziario.
L’alto prelato finito in manette nell’ambito dell’inchiesta della procura di Roma sullo Ior è monsignor Nunzio Scarano. Secondo quanto è emerso, l’inchiesta riguarda una serie di atti di corruzione per far rientrare in Italia dalla Svizzera 20 milioni di euro
I tre sono stati arrestati questa mattina dai militari del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza. Gli arresti sono avvenuti nell’ambito di un filone dell’indagine, autonomo rispetto alla principale, sullo Ior. Corruzione e truffa, sono i reati ipotizzati dal Gip Barbara Callari.
Nunzio Scarano, sacerdote salernitano, è responsabile del servizio di contabilità analitica dell’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica (Apsa), organismo che gestisce l’intero patrimonio mobiliare e immobiliare del Vaticano, la vera banca centrale della Santa Sede.
Secondo quanto si apprende da alcune agenzie il carabiniere arrestato dal Nucleo speciale di Polizia valutaria della Gdf nel filone autonomo della più ampia inchiesta sarebbe stato espulso dall’Aisi tre mesi fa e si tratterebbe di un sottufficiale.
Padre Federico Lombardi: “La Santa Sede non ha ricevuto alcuna richiesta sulla questione dalle competenti autorità italiane, ma conferma la sua disponibilità a una piena collaborazione”.
Queste le parole del direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi in merito a monsignor Nunzio Scarano, responsabile del servizio di contabilità analitica dell’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica (Apsa) arrestato stamane dai militari del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, nell’ambito di un’indagine della Procura di Roma sullo Ior.