Bufera sul ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, al centro di polemiche e contestazioni da parte dell’ordine degli avvocati di Napoli.
[ad]Pietra dello scandalo sarebbe un fuori onda carpito dalle telecamere di SkyTg24 sabato scorso, durante l’incontro tra il Guardasigilli e gli avvocati partenopei, tenutosi nell’ex palazzo di Giustizia Castel Capuano.
Il ministro, a colloquio con un magistrato e non accorgendosi dei microfoni ancora accesi, si sarebbe lasciata sfuggire la seguente frase: “Li vado ad incontrare così me li levo dai piedi” riferendosi agli avvocati.
Immediata la reazione, affidata al presidente dell’Ordine degli avvocati di Napoli Francesco Caia: “Le parole del ministro Cancellieri sono gravissime. Rappresentano una mancanza di rispetto ed esprimono una concezione antidemocratica. Mai avrei pensato che un Guardasigilli avesse una tale concezione dell’Avvocatura e della tutela dei cittadini. Sono affermazioni da Stato illiberale”. Caia, inoltre, ha scritto una lettera ai vertici dell’Avvocatura per chiedere un documento in vista dell’incontro che si svolgerà domani, mercoledì 3 luglio, nel pomeriggio a Roma. Presente proprio la Cancellieri. Se non ci saranno risposte concrete, quantomeno una sorta di rimprovero al ministro, il presidente dell’ordine degli avvocati di Napoli annuncia che chiederà l’intervento del presidente della Repubblica e di quello del Consiglio. “Dalla Cancellieri – conclude – non è arrivato alcun segno. Se continua così chiederemo le sue dimissioni”.
Il punto è che non sembra affatto che la Cancellieri voglia scusarsi; anzi, intervenendo al convegno di Confindustria, rincara la dose e racconta le difficoltà incontrate non solo sulla riforma della geografia giudiziaria, ma anche sulla mediazione obbligatoria. Sulla riforma dei tribunali Cancellieri parla di una “battaglia che combattiamo tutti i giorni”, ma sulla quale “non possiamo arretrare”.
In particolare, a fronte di una domanda su chi stia frenando la riforma della giustizia, attacca: “Gli avvocati… Le grandi lobby che impediscono che il paese diventi normale”. E aggiunge:”Non c’è sentimento comune sulle modifiche , c’è solo a parole”. “Ma noi andiamo avanti, quando vai a toccare un singolo caso scatta sempre un meccanismo di lobby e di campanilismi”.
Alessandro Genovesi