Scandalo rimborsi presso la Regione Campania. Dopo Lazio e Lombardia, un nuovo consiglio regionale è sotto la lente d’ingrandimento delle forze dell’ordine.
[ad]E’ arrivato il turno della Campania dove sono stati emanati 53 inviti a comparire per altrettanti consiglieri regionali, indagati per peculato.
Sono più di 50 i consiglieri ed ex consiglieri della regione Campania indagati per il nuovo scandalo sui rimborsi spese.
L’accusa è di peculato, e vede indagati esponenti dei gruppi consiliari di Italia dei Valori, Nuovo PSI, Partito Democratico, Popolo delle Libertà, UDEUR e UDC. Dalle indagini, però, non risulta in alcun modo coinvolto il governatore Stefano Caldoro.
Le indagini si riferiscono all’analisi dei rimborsi spese per il funzionamento dei gruppi nel biennio 2010-2012.
Tra i rimborsi ricevuti e considerati irregolari c’è di tutto, da ricevute di acquisto sigarette alle cialde del caffè, fino, addirittura, a scontrini certificanti l’acquisto di giocattoli.
Nel sistema c’era anche un complesso sistema illecito che vede coinvolte numerose società cartiere che hanno emesso fatture, necessarie per richiedere il rimborso, per materiale propagandistico senza però produrne.
Sulla questione si sta muovendo la procura di Napoli, con il pm Giancarlo Novelli, il pool di manipulite guidato da Francesco Greco, e il colonnello della polizia tributaria Nicola Altiero. Ma, vista la mole di documenti, le indagini stanno muovendosi molto cautamente e con l’aiuto di numerosi consulenti esterni.
Dall’analisi dei primi dati, risultano coinvolti, in particolare, i gruppi regionali di IDV, con il “record” negativo del 95% di rimborsi sospetti, seguito a ruota dal Nuovo PSI (91%) e dal PDL, con quasi il 90%.
Gli altri gruppi coinvolti sono PD (82%), Udeur (95%) e UDC (65%). La stima dei rimborsi irregolari si aggira intorno ad 1 milione di euro.
Francesco Di Matteo