Prosegue il tour di Barca: tetto di 40 mila euro

Fabrizio Barca: “Mi piacerebbe lavorare dentro il partito come uno che va in giro e tenta di risolvere i problemi, che scopre talenti, che rivitalizza la partecipazione nei circoli”. E’ seguendo questo intento che Fabrizio Barca ha deciso di mettere in piedi il proprio tour: come fosse una rockstar in tournée estiva, l’aspirante segretario del Pd, partito il 22 aprile da Roma, sarà in moto per l’Italia fino a fine ottobre. Il viaggio, pensato per discutere del suo manifesto programmatico “Un partito nuovo per un buon governo”, ha finora toccato in ordine sparso Milano, Bergamo, Genova, La Spezia, Vercelli, Firenze, Prato, Bologna, Orvieto, Napoli e Vibo Valentia; il weekend vedrà invece l’ex ministro per la coesione territoriale impegnato nel Triveneto (sabato Verona, Vicenza e Padova, domenica Venezia).

[ad]Per l’occasione, Barca aggiorna i propri ‘sostenitori’ non solo su Twitter e su Facebook, ma anche sul sito ufficiale: in alto a sinistra ecco lo slogan, ‘Viaggio in Italia’. Dalle pagine del proprio spazio web, l’ex ministro ha voluto chiarire le modalità di finanziamento del tour, tenendo fede al rispetto della massima trasparenza: “I viaggi sono a carico dei soggetti che promuovono la discussione ed effettuano gli inviti, ossia del volontariato dell’associazione Pd, con soluzioni ingegnose e sobrie” – si legge su fabriziobarca.it – “Il piccolo team, che organizza il viaggio, elabora i dati, risponde a centinaia di mail, gestisce il sito, mi critica prima che lo facciano gli altri, ed elabora i documenti che lasceremo come traccia di questa esperienza (minaccia!), è finanziato da me stesso e da chi altro desidera concorrere”.

Il finanziamento, spiega ancora Barca sul suo blog, non avviene attraverso donazioni al Circolo Pd di via dei Giubbonari a Roma, dove l’ex ministro è iscritto. In realtà lo stesso Barca aveva considerato inizialmente questa ipotesi perché “c’era sembrato un bel modo in cui il Circolo che per primo aveva discusso la mia memoria potesse essere protagonista di una funzione di servizio per l’intero Pd”. Alla fine però ha deciso diversamente: una soluzione simile “avrebbe potuto finire per essere male interpretata”.

Fabrizio Barca

Barca chiude poi la nota facendo due conti: “Per l’impegno del Circolo e per ogni spesa che dovesse sostenere abbiamo previsto una mia sottoscrizione aggiuntiva per un importo pari al 2% di ciò che alla fine si sarà speso (mi auguro meno di 40 mila euro), ossia poco più di cento euro al mese per i sei mesi del viaggio”.

Giordano Giusti