Boso (Lega Nord) “Se affonda un barcone di immigrati sono contento”
Che la visita del Papa a Lampedusa non fosse piaciuta ai militanti leghisti lo si era capito dagli interventi duri dei militanti a Radio Padania. Per questo il commento “estremo” di un esponente del Carroccio, in questo caso Erminio Boso, era facilmente prevedibile. “Sono contento se affonda un barcone – ha detto Boso ai microfoni del programma radiofonico La Zanzara – Perché così pagano le persone che giocano sulla pelle della gente”. E non soddisfatto ha aggiunto “Non me ne frega niente di quello che ha fatto il Papa anzi chiedo a lui soldi e terreni per mettere dentro gli extracomunitari che vengono”.
[ad]Le critiche di Boso si aggiungono a quelle di giornata di Fabrizio Cicchitto che aveva spiegato come tra il predicare e il governare ci fosse una sostanziale differenza. Parole che non sono piaciute a padre Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose. “Non ci possono essere recriminazioni sulla visita del Papa a Lampedusa – ha detto padre Bianchi – Papa Francesco non è che chieda che ci sia un’accoglienza indiscriminata. Si tratta semmai di vedere come l’etica sia nella politica e l’etica chiede che chi è perseguitato, chi non ha più una dignità di persona nel suo paese, venga accolto. Una cosa va detta con chiarezza: chi nega l’umanità mostra di essere preda della barbarie. Non faccio polemiche ma non ci possono essere recriminazioni: il Papa ha mostrato che il problema è di tutti”.