Pansa, il terrorismo su Facebook e la Loreto del Popolo Viola

Pubblicato il 5 Ottobre 2010 alle 11:07 Autore: Fabio Chiusi
Pansa, il terrorismo su Facebook e la Loreto del Popolo Viola

Secondo l’editoriale di Giampaolo Pansa su Libero di oggi, i brigatisti che nel 1977 uccisero il vicedirettore de La Stampa Carlo Casalegno sarebbero «i progenitori di quelli che adesso hanno costituito su Facebook il gruppo “Uccidiamo Belpietro”». L’identità viene ribadita poche righe più sotto: «Se all’epoca di Carlo ci fosse già stato Internet, di sicuro sarebbe nato su Facebook il gruppo “Uccidiamo Casalegno”». Anche se lo stessso Pansa aggiunge: «Ma i killer brigatisti non ne avevano bisogno e lo accopparono lo stesso».

Il “revisionista” passa poi a un secondo parallelo: quello con la lista degli ottocento che firmarono contro Luigi Calabresi, convinti che il commissario avesse gettato l’anarchico Pinelli dal famoso balcone: «la loro lista mortuaria era nella sostanza un gruppo di Facebook».

Terza e ultima analogia quella tra il Popolo Viola e chi ha appeso Mussolini: «ad allarmarmi di più è stato il Popolo Viola […] Nel guardare i servizi televisivi, mi ha folgorato un pensiero orrendo: ecco gente marcia verso un nuovo piazzale Loreto, per appenderci un nuovo Mussolini». Soluzione? La Lega spinga al voto. L’unico modo, secondo Pansa, per «esorcizzare gli spiriti maligni che rischiano di portarci tutti nella tomba».

Nonostante nel Paese tiri una brutta aria, le tre identità proposte da Pansa sono profondamente fuorvianti, a mio avviso. E in questo post ne spiego le ragioni. Qui invece mi limito a osservare che quando ho conosciuto Pansa, l’estate scorsa, mi ha rivelato di ritenere internet un luogo dove circolano solo falsità e violenza, che non ha mai aggiunto alcuna informazione a quella disponibile su carta. Il tutto senza averlo sostanzialmente mai usato e, di certo, senza conoscerne minimamente le dinamiche. Che fine ha fatto lo “spaccavetri” che si scagliava contro chi era soltanto capace di giudicare a suon di pregiudizi? Come ha potuto finirne vittima lui stesso?

 

(Blog dell’autore: il Nichilista)