Famiglia Cristiana attacca gli esponenti cattolici del Pdl
Che qualcosa tra la Chiesa e il Pdl guidato da Berlusconi si fosse rotto negli ultimi tempi era cosa arci nota. Gli scandali “privati” del Cavaliere e il suo ritorno in politica erano stati visti Oltre Tevere con fastidio e una punta di sarcasmo. Tanto che, prima delle elezioni, il leader del Pdl veniva etichettato da Famiglia Cristiana come un “dinosauro che porta caos” o come “uno stregone che spera nella memoria corta degli italiani”. Il settimanale dei Paolini ha rincarato la dose oggi con un editoriale pesante di Don Antonio Sciortino che ha attaccato “il vergognoso silenzio dei politici cattolici” davanti agli attacchi di alcuni esponenti della destra a Papa Francesco dopo il suo viaggio a Lampedusa.
[ad]Sciortino si riferisce ai Lupi, Mauro, Gelmini, Formigoni “così solerti nel correre in soccorso del loro leader-padrone Berlusconi, ma in vergognoso e imbarazzante silenzio di fronte agli attacchi della destra a papa Francesco”. “Evidentemente – attacca il direttore di Famiglia Cristiana – la disciplina di partito e l’attaccamento alle poltrone del potere valgono più del Vangelo e delle parole di verità e di amore verso i poveri e gli ultimi”. Sciortino se la prende anche con Cicchito (“trombettiere del pensiero berlusconiano che ha perso un’altra occasione per tacere”) Gasparri (“a forza di dover sempre dichiarare per apparire, non sa più quel che dice”) e Daniela Santanché (“col suo accanito zelo a difesa del capo, spera di guadagnarsi qualche grado in più nel partito o qualche posizione rilevante nell’aula parlamentare”). Infine un consiglio ai politici cattolici silenziosi “Aprite il Vangelo di Matteo al capitolo 25”.