Tour de France aspettando le montagne
Tour del France: il grande favorito, finora, non sta deludendo le aspettative.
[ad]Anzi, migliora ogni giorno sempre di più, creando tra se e chi lo insegue un abisso. Chris Froom sta davvero andando fortissimo.
Questo Tour de France numero 100 ha un nome, che difficilmente cambierà.
L’inglese della Sky Team non regala nulla agli avversari, prova ne è l’emozionante cronometro persa per un niente.
Nella splendida cornice di Mont Saint Michel il Campione del Mondo Tony Martin vince la cronometro di soli dodici secondi, ma prova superlativa di Chris Froom che allunga in classifica generale su Valverde, ora a 3’ e 25’’ e, forse, estromette definitivamente Contador dalla lotta per la maglia gialla.
Lo spagnolo giura che lotterà fino alla fine, ma sarà durissima gareggiare con un Froom al top della condizione che dal canto suo non pare eccessivamente preoccupato degli attacchi che subirà nelle tappe che contano. Ancora pochi giorni per i velocisti: dopo l’arrivo di Lione si comincerà a far sul serio e le montagne, Alpe d’Huez su tutte, emetteranno la loro sentenza, che pare già scritta.
Nell’isolotto francese patrimonio dell’Unesco Mark Cavendish viene duramente contestato dal pubblico per aver causato la caduta nello sprint di Saint Malo dell’olandese Veelers, senza essere sanzionato dalla giuria del Tour. Su di lui piovono insulti d’ogni genere e anche un sacchetto di urina. Forse troppo per Cavendish, che al termine della crono è visibilmente deluso dall’accaduto.
Intanto i tifosi italiani possono tirare un sospiro di sollievo. McQuaid annuncia che, nonostante ci siano delle indagini volute fortemente dal Senato Francese per ridare dignità alla manifestazione, Lance Armstrong docet , il Tour del 1998 di Marco Pantani è, e rimarrà, del Pirata.
Nessun dubbio sulle sue imprese, ancora oggi indimenticabili. Il presidente dell’Uci risponde ai genitori di Pantani, dopo che questi avevano manifestato la loro indignazione per la possibilità che il trionfo del figlio scomparso venisse cancellato. Lasciate a Marco Pantani quel che è di Marco Pantani.
STEFANO MERLINO