Pd Renziani Bindi e base contro Epifani su sospensione lavori Parlamento
Pd Renziani Bindi e base contro Epifani su sospensione lavori Parlamento
[ad]La decisione che ieri ha assunto il Partito democratico, assecondando la richiesta del Pdl di sospendere i lavori del Parlamento per un giorno, permettendo così al partito di Berlusconi di riunirsi e discutere delle future strategie in vista della sentenza della Cassazione sul caso Mediaset, ha creato non pochi grattacapi al gruppo dirigente.
Malumori sono stati espressi singolarmente da autorevoli esponenti del partito, tra i quali l’ex presidente Rosy Bindi attraverso un’intervista a Repubblica, ma la contrapposizione più forte si è venuta a creare con i 50 parlamentari democratici vicini a Matteo Renzi, che hanno preso pubblicamente le distanze dalla scelta di Epifani, pur votandola in Parlamento.
“Caro segretario, abbiamo votato per disciplina di gruppo ma è una scelta che non condividiamo, che non è stata discussa da nessuna parte, che fa del male al Pd e lede il prestigio delle istituzioni. Caro Segretario, così non va. Continuiamo a rinviare i problemi, andiamo al traino di Berlusconi e delle sue vicende giudiziarie”, scrive su Facebook il deputato renziano Francesco Bonifazi dando voce alla protesta dei fedelissimi del sindaco di Firenze contro la decisione del Pd di votare per la sospensione dei lavori. Ma non è finisce qui.
Tranchant i commenti dei senatori Pd Laura Cantini, Mauro Del Barba e Mario Morgoni: “Oggi abbiamo detto agli italiani che i problemi di Berlusconi vengono prima di quelli del Paese. La decisione di sospendere l’Aula è un messaggio di resa alle rivalse del Cavaliere”. “Abbiamo fatto un governo con il Pdl per approvare riforme urgenti – aggiungono – non per condividere le numerose grane giudiziarie del suo leader”.
Sul web, invece, si scatenano le proteste dei militanti, che prendono di mira gli account Facebook e Twitter del partito, con toni sono piuttosto eloquenti: “Vergognatevi, Berlusconi vi ha fregato un’altra volta”, “avete dato una coltellata al Parlamento”, “anche solo un’ora di sospensione dei lavori è da irresponsabili”.
Oggi il capogruppo dem alla Camera, Roberto Speranza, prova a fare chiarezza in un’intervista a Europa: “C’è stata una proposta irricevibile da parte del Pdl, arrivata soltanto ieri mattina alle 9,30 nella prima riunione dei capigruppo. Immaginare un blocco delle camere per tre giorni, come richiesto da loro, era sgangherato sul piano istituzionale, non aveva alcun senso. Alla luce di questa domanda, con Guglielmo Epifani, capigruppo di camera e senato abbiamo deciso di tenere una posizione di forte contrarierà alla richiesta: no alla moratoria di tre giorni, disponibilità a concedere qualche ora per una discussione in un passaggio difficile. Voglio ricordare che è prassi consolidata dare un po’ di spazio quando c’è una riunione di questo tipo”.
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