Nuovo scontro tra Grillo e Malaguti
Il popolo italiano si è abituato in fretta alle numerose gaffe dei parlamentari del MoVimento 5 Stelle ma, questa volta, è proprio Grillo in persona il protagonista dello scivolone.
Durante la conferenza stampa del 10 luglio, tenutasi nella Sala Nassiriya del Senato, nel momento in cui il capogruppo al Senato del MoVimento Nicola Morra ha concesso la parola al giornalista de “La Stampa” Andrea Malaguti, Grillo si è girato verso Morra ed ha proferito la fatale frase: “Malaguti quello con i servizi segreti”. Si potrebbe discutere per ore sul tono con il quale il leader ha pronunciato queste parole ma, guardando il video, si può escludere categoricamente che il tono fosse interrogativo o ironico.
[ad]Andrea Malaguti è noto al Beppe Furioso per le sue innumerevoli e penetranti interviste ai grillini dissidenti. Il giornalista si era interessato, intuendo l’importanza delle voci fuori dal coro o, per meglio dire, fuori dal soliloquio di Grillo, ai dissidenti prima che se ne interessassero tutti gli altri suoi colleghi.
Di notevole importanza fu l’intervista a Claudio Messora, coordinatore della comunicazione del MoVimento 5 Stelle al Senato, e, da allora, sembra proprio che Malaguti sia al primo posto della classifica dei giornalisti meno graditi a Grillo. A contendere il primato al giornalista de “La Stampa” c’è Annalisa Cuzzocrea, firma di “Repubblica”.
La replica della redazione della testata torinese non si è fatta attendere ed oggi è apparso il video in cui appaiono il direttore Calabresi ed il vice direttore Gramellini. Se l’editorialista sceglie la via dell’ironia dicendo che Malaguti starebbe meglio nei servizi sociali più che nei servizi segreti; Calabresi, notevolmente risentito, dichiara: “Vogliamo rassicurare Grillo: Malaguti è solo un giornalista, che ha raccontato in questi mesi la realtà dell’M5S con serietà e competenza riconosciute da tutti. Non ha certo bisogno di fantomatici servizi segreti per il suo lavoro: i suoi ferri del mestiere sono l’esperienza, il fiuto e il metodo giornalistico. Forse è proprio questo che dà fastidio a un leader politico che non perde occasione per scagliarsi contro i giornali. Per Grillo chi agisce con libertà e indipendenza, e per questo disturba, deve avere per forza qualche potere occulto alle spalle. È un modo inaccettabile di «sporcare» chi fa solo il suo lavoro, aggravato dalla velocità con cui oggi queste affermazioni senza controllo fanno il giro della Rete. Questa volta sarebbe bello che Grillo rimediasse a questa scivolata con una riga, magari solo un tweet, di scuse”.
Calabresi, giusto per puntualizzare, ricorda anche che, se Grillo può parare di “Casta”, è tutto merito di due giornalisti della carta stampata, Rizzo e Stella. Sembra proprio che i giornalisti, dopo aver subito per molto tempo senza replicare le pesanti accuse di Grillo, siano arrivati al limite della sopportazione. Chissà chi, in questa continua ed estenuante guerra di trincea, alzerà per primo la bandiera bianca?