Giovannini “privilegiamo contratti flessibili buoni” Camusso “non si approfitti di Expo”

In una intervista a La Stampa Enrico Giovannini, ministro del lavoro e delle politiche sociali del governo Letta, affronta l’annoso tema del lavoro.

[ad]Giovannini spiega “sono favorevole a una sperimentazione, a privilegiare il più possibile i contratti flessibili ‘buoni’, i contratti a termine, rispetto a quelli ‘cattivi’, come le ‘false’ partite Iva, ma non può essere un intervento di deroga generalizzata senza razionalità”.

Continua l’ex presidente dell’Istat “un intervento sull’Expo tutto concentrato sui soli contratti a termine sarebbe riduttivo. Stiamo immaginando di mettere insieme un pacchetto equilibrato di novità” mentre quanto alla richiesta del Pd di alzare da 29 a 35 anni il tetto per gli incentivi fiscali, Giovannini spiega: “Si allargherebbe la platea, non le risorse disponibili”.

Il ministro avverte però che ”concentrare il dibattito solo su come cambiare i tipi di contratto è riduttivo. In Italia ci sono più di due milioni di giovani che non studiano e non lavorano. Cioè una massa di giovani che ci costano ogni anno 25 miliardi di euro di perdita di capitale umano”.

GIOVANNINI SUL TEMA DELLA FORMAZIONE

Giovannini punta però il dito contro il sistema di ”formazione all’impiego” italiano che giudica ”totalmente inadeguato rispetto agli altri Paesi europei”.

”Se un giovane resta per troppo tempo nell’incertezza lavorativa e non cresce professionalmente – insiste il ministro, – il suo futuro è compromesso. Se la scuola e i servizi all’impiego non formano i giovani e ri-formano chi perde il lavoro, è difficile dare risposte di medio termine. Gli interventi del decreto possono migliorare il dato sulla disoccupazione, ma per risolvere il problema della cronica mancanza di crescita dell’economia italiana abbiamo bisogno di migliorare il capitale umano e il funzionamento del mercato del lavoro”. Anche per questo, aggiunge, ”con gli altri ministri del lavoro europei abbiamo deciso di connettere in una rete europea forte ed efficiente i nostri servizi nazionali”.

CAMUSSO “NON APPROFITTARE DI EXPO PER DE-REGOLARE IL SISTEMA”

Dopo le parole del ministro Giovannini non si è fatta attendere la risposta del leader del Cgil Susanna Camusso: “Non si affrontano i temi della disoccupazione attraverso la continuazione di forme di flessibilità. Siamo un Paese che ha un’altissima precarietà ciò non toglie che questo diventi uno degli elementi di debolezza del sistema dei servizi”.

Così Susanna Camusso, leader della Cgil ha commentato le parole del ministro del Lavoro Enrico Giovannini in merito alla flessibilità giovanile, a margine di un convegno alla Camera del lavoro di Milano.

“Siamo per distinguere tra una discussione generale e un accordo per governare il periodo dell’Expo attraverso percorsi che sul piano legislativo diano certezze e non incertezze ai lavoratori”. Secondo la Camusso, “l’Expo è un evento straordinario che ha bisogno di regole, ciò che non è sopportabile è che se ne approfitti per deregolare il sistema“.