Brunetta “con Berlusconi condannato si torna al voto”

Renato Brunetta: se il 30 luglio la Cassazione dovesse condannare il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, ”la parola non potrebbe che tornare al popolo sovrano”.

[ad]L’ex ministro e capogruppo del Pdl aggiunge ”nonostante all’interno del Pdl ci siano sensibilità diverse su due punti siamo tutti d’accordo: sulla totale lealtà verso Berlusconi e sul fatto che sul futuro dell’esecutivo si decide insieme. Del resto le larghe intese le abbiamo volute tutti. Sono convinto che questo governo può essere un governo di legislatura. A patto però che si governi. Basta con i piccoli passi”.

Quanto al ddl Zanda-Mucchetti (Pd) sul conflitto di interessi, Brunetta ha definito la proposta ”fuori dalla logica e dal tempo, semplicemente ridicola. Il Pdl è prontissimo a riscrivere la legge sul conflitto di interessi una volta approvata la riforma costituzionale e quella della legge elettorale”.

massimo mucchetti, senatore partito democratico

BRUNETTA SUL GOVERNO LETTA

“Arrivato il momento delle scelte decisive: o i piccoli passi, come vorrebbero il presidente del Consiglio, Enrico Letta, e il suo ministro dell’Economia e delle finanze, Fabrizio Saccomanni, o la manovra choc come vorrebbe il Pdl. Da questa scelta dipende il futuro dell’Italia. Piccoli passi – prosegue – vuol dire rinvii della riforma dell’Iva, rinvii della riforma della tassazione sugli immobili, piccole correzioni nel mercato del lavoro, nessuna aggressione strutturale al debito pubblico, nessuna aggressione strutturale alla spesa pubblica corrente, nessuna riforma fiscale né sostanziale liberalizzazione/privatizzazione. Manovra choc, invece, vuol dire concentrazione nel secondo semestre 2013 dei pagamenti dei debiti delle Pubbliche amministrazioni per 50 miliardi di euro, piu’ altrettanti nel primo semestre del 2014”.