Giallo kazako, Alfano si difende “Non sapevo”
La rassegna stampa odierna, come la maggior parte dei giornali, apre con il giallo kazako. Ieri il ministro dell’Interno e vicepremier Angelino Alfano è intervenuto in Parlamento per spiegare i fatti che hanno portato all’espulsione della moglie e della figlia del dissidente kazako Ablyazov. “Nessuno del governo sapeva dell’operazione. Né io né altri ministro sono stati informati” ha detto Alfano aggiungendo poi che ci sarà una completa ristrutturazione della Polizia. Intanto sono cadute le prime teste quelle del capo segreteria del dipartimento di polizia Alessandro Valeri e il capo di gabinetto dell’Interno Giuseppe Procaccini. Quest’ultimo si è dimesso lunedì sera lanciando accuse al vetriolo all’indirizzo del ministro dell’Interno “Lo informai. Sono nauseato e offeso”.
[ad]Rassegna stampa Tp. Il Corriere “Colloquio con Berlusconi: Angelino non si tocca la colpa è dei burocrati. L’esecutivo non cadrà, l’Italia ha problemi più seri”. Per La Stampa si tratta del solito copione “Capri espiatori e nessun colpevole”. Per Repubblica dietro alla verità di Alfano c’è “Il marcio del compromesso”. Il Messaggero scrive “Letta lo blinda ma Angelino rischia: Il Pd ora punta al ritiro delle deleghe”. Il Mattino “Politica e apparati sempre più divisi”. Il Secolo XIX “Alfano si assolve, il Pd gli crede”. L’Unità titola “Alfano, ministro inconsapevole”. Il Giornale “Assalto al governo. Renzi pugnala Letta”. Il Manifesto commenta “Il ministrello. Il ministro dell’interno recita in senato la favola dell’operazione di polizia «a sua insaputa», e assolve se stesso e Bonino”. Il Fatto Quotidiano scrive “Alfano ridicolo: Non conto nulla. Ma il Pd come fa ad accettarlo?” e chiede l’interno di Napolitano sul caso kazako. Libero accusa “Debito senza freni e noi pensiamo ai kazaki”.