Inchiesta Fonsai arrestata Famiglia Ligresti

Pubblicato il 17 Luglio 2013 alle 11:19 Autore: Redazione

Fonsai sette arresti per falso in bilancio. Agli arresti Ligresti padre e figli.

[ad]Su richiesta della Procura di Torino, la Guardia di Finanza di Torino ha arrestato questa mattina Salvatore Ligresti e i figli Ionella, Giulia Maria, e Paolo, nell’ambito dell’inchiesta su Fonsai.

Sono stati anche arrestati Emanuele Erbetta e Fausto Marchionni, ex amministratori delegati di Fonsai, e Antonio Talarico, ex vicepresidente della società.

Le ipotesi di reato, secondo quanto si apprende, sono di falso in bilancio aggravato per grave nocumento al mercato e manipolazione del mercato. Sempre secondo quanto si apprende, a Salvatore Ligresti sarebbero stati concessi gli arresti domiciliari.

Nel maggio scorso, nell’ambito della stessa inchiesta, furono notificati 14 avvisi di garanzia, di cui era stato destinatario, tra gli altri, anche Vincenzo La Russa, fratello di Ignazio La Russa. Secondo gli inquirenti il bilancio del 2010 fu falsificato, sottostimando la voce ‘riserva sinistri’ per circa 600 milioni al fine di nascondere un passivo della società. E quel bilancio fu alla base anche del prospetto per l’aumento di capitale del luglio 2011.

ligresti's family

L’inchiesta è coordinata dai magistrati Marco Gianoglio e Vittorio Nessi. A quanto si apprende, gli arresti domiciliari sono stati predisposti anche nei confronti di Antonio Talarico e di Fausto Marchionni, per quest’ultimo da scontare in un’abitazione tra le montagne del cuneese.

Il provvedimento nei confronti di Paolo Ligresti non è stato eseguito in quanto si trova a Lugano. La gran parte dei provvedimenti sono stati eseguiti a Milano, tranne che per Lionella Ligresti, arrestata a Cagliari, Erbetta a Novara e Marchionni in Toscana. Il provvedimento, ha spiegato la Guardia di Finanza di Torino, è stato originato dal pericolo di fuga e di reiterazione del reato.

LE PAROLE DEL PROCURATORE VITTORIO NESSI IN CONFERENZA STAMPA

“Emerge uno spaccato inquietante: un uso strumentale di una società come Fonsai, laddove risulta essere stata piegata all’interesse di una parte dell’azionariato. L’effetto è stato perdita di credibilità e il tradimento di piccoli azionisti”.

 

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