Il generale Mario Mori e il colonnello Mauro Obinu sono stati assolti dall’accusa di favoreggiamento aggravato dall’agevolazione a Cosa nostra. Secondo l’accusa infatti, i due erano responsabili della mancata cattura del boss mafioso Bernardo Provenzano. La sentenza è stata pronunciata, dopo circa sette ore e mezza di camera di consiglio, dalla quarta sezione del tribunale di Palermo presieduta da Mario Fontana, alla presenza dei due ufficiali. L’accusa aveva chiesto 9 anni per l’ex generale del Ros Mori e 6 anni e mezzo per il coimputato. Il processo era iniziato 5 anni fa.
[ad]La formula utilizzata dai giudici è stata quella della piena assoluzione: “Il fatto non costituisce reato”. I giudici hanno disposto anche la trasmissione dei verbali delle dichiarazioni dei Massimo Ciancimino e del colonnello Michele Riccio. Il che significa nei fatti che i grandi accusatori non sono stati considerati attendibili. Il verdetto era attesto perché considerato come la prova generale dell’altro processo sempre in corso a Palermo sulla cosiddetta trattativa Stato Mafia. Per il legale di Mori e Obinu, Basilio Milio, “Si pone fine al massacro mediatico delle figure di Mario Mori e Mauro Obinu. Eravamo fiduciosi per le carte ma i condizionamenti ambientali ci preoccupavano”. “E’ una vittoria che condivido con mio padre – ha aggiunto- che ha per lungo tempo portato avanti il processo. Finalmente Mori e Obinu possono essere liberi dalle infamie e dalle accuse”.