Matteo Renzi “sono stufo di questo Pd”

Matteo Renzi è amareggiato. “Sono stufo di questo fuoco di sbarramento incomprensibile su ogni cosa che faccio. Se non devo partecipare al congresso lo dicano, ma non strumentalizziamo per vicende del Pd una bimba di sei anni che è stata presa dalle forze speciali” (con riferimento al caso Shalabayeva).

[ad]Il sindaco di Firenze conferma la volontà di “non voler far saltare il governo” ma in un’intervista al quotidiano La Stampa aggiunge “Sono deluso dell’atteggiamento del gruppo dirigente del mio partito che non perde occasione per aprire una polemica con me. Non capisco, mi fa cadere le braccia un atteggiamento che deriva nel risentimento personale. Sto riflettendo molto”. Sempre sul governo chiarisce la sua posizione: “Se cade Letta non si vota. E se si formasse un nuovo governo non sarei candidabile”.

INCONTRO RENZI-MERKEL

A La Stampa Renzi racconta alcuni dettagli dell’incontro con Angela Merkel: sono andato a parlare delle nostre aziende che sono ancora forti” tuttavia viste le polemiche seguite all’incontro fa sapere di voler interrompere il tour europeo.“Mi sono stancato, non continuerò il giro”. E osserva: “Mi auguro che questo serva a far si che dentro al Pd qualcuno faccia una riflessione: andare avanti con questo clima di guerriglia permanente è davvero incomprensibile”.

RENZI SUL CASO SHALABAYEVA

Matteo Renzi: “Non faccio una questione Alfano o non Alfano, altrimenti diventa tutto strumentale, non sono alla ricerca di un capro espiatorio – spiega a proposito del caso Ablyazov – Non si può affrontare la vicenda di una signora e di una bambina di sei anni rimpatriate a forza, dando la colpa alle forze dell’ordine o gestendo il tutto come una gigantesca strumentalizzazione correntizia del Pd verso il congresso, in difesa del proprio capo delegazione. Questa è una questione di libertà”.

”A Letta – aggiunge – dico ‘Vai in aula a dire la tua. Non mi metto a fare il capofila di quelli che vogliono le elezioni o il capofila degli altri. Facciamo un punto di forza di questa vicenda, che ora è un punto di debolezza”. Ma, prosegue, ”è vergognoso che per tutto il pomeriggio almeno una trentina di deputati del Pdl, Giovanardi in testa, abbiano fatto dichiarazioni contro di me, e anche una decina del Pd”.

 

Giuseppe Spadaro