Grecia approvati nuovi tagli e licenziamenti nel settore pubblico
[ad]Nella sera di mercoledì, dopo un drammatico dibattito durato dodici ore, il Parlamento greco ha approvato il disegno di legge di riforma della pubblica amministrazione.
Il ddl, che prevede nuovi tagli e drastiche misure come il licenziamento (o la cassa integrazione) per 25mila dipendenti pubblici ed il prepensionamento dei funzionari di carriera, è stato approvato su richiesta della “trojka” formata da Bce, Ue e Fmi. Misura approvata per dare il via libera alla nuova tranche di aiuti da 2,5 miliardi di euro prevista nel cosiddetto “Fondo salva-stati”.
I provvedimenti sono stati approvati da una maggioranza risicata (153 su 300 deputati) e sono stati accolti dalle grida di rabbia delle migliaia di manifestanti riunitisi fin da martedì in Piazza Syntagma, assorta a simbolo delle proteste contro le politiche di austerity imposte alla Grecia.
Il premier Samaras ha tentato di calmare gli animi annunciando la prima riduzione delle tasse dopo anni: per la precisione, la riduzione dell’Iva dal 23 al 12% per una serie di prodotti alimentari venduti in ristoranti e bar, una misura pensata ad hoc per tentare di risollevare almeno l’offerta turistica.
Il voto di mercoledì assume poi un alto sapore simbolico, se si pensa che anticipa di poche ore la visita del ministro delle Finanze tedesco Schaulbe, simbolo di quella Germania vista da molti greci come principale sostenitrice delle misure lacrime e sangue imposte ad Atene.
Non è un caso che il contestatissimo governo Samaras abbia proibito qualsiasi manifestazione o raduno nella giornata di giovedì in tutto il centro di Atene temendo disordini e proteste contro la visita del ministro tedesco, giunto nel paese ellenico per la firma di un memorandum di intesa tra i governi di Atene e Berlino per l’istituzione di un fondo di finanziamento alle piccole e medie imprese greche.
I nuovi tagli andranno a colpire una Grecia già allo stremo, devastata com’è dalla crisi economica e dalle politiche di risanamento imposte dalla trojka: una famiglia su cinque vive sotto la soglia di povertà, mentre la disoccupazione ha toccato il livello record del 27,5%.