Civati accusa i vertici del Pd e apre a Grillo
“E’ in corso un’operazione di espulsione degli elettori dal nostro bacino elettorale. Roba da esorcisti. L’imbarazzo è forte anche tra i parlamentari. Quando Grillo propone un reddito di cittadinanza di mille euro lo sfottiamo, e nel frattempo ci alleiamo con Berlusconi”. E’ una bordata in piena regola al proprio partito, il Pd, quella riservata da Giuseppe Civati in un’intervista al settimanale Sette del Corriere della Sera. Il parlamentare democratico non ha mai nascosto la sua insofferenza verso l’alleanza tra Pd e Pdl. “Si è trattato di spirito di conservazione. Un governo del cambiamento con l’appoggio del Movimento 5 Stelle avrebbe messo in discussione troppe certezze per tutti i grandi player del partito: Letta, Franceschini…sono tutti lì”. Idee che collimano con quelle del sindaco di Firenze. Ma Civati spiega, “Io e Matteo ci siamo allontanati”. “Fece un paio di uscite non condivisibili su Marchionne e su Berlusconi. Ma la vera differenza era che io ritenevo si dovesse cambiare il partito, lui guardava più fuori. La vita interna del Pd gli interessava poco”.
[ad]Per Civati alcune proposte di Grillo non sono da buttare via. “Va ascoltato. Molti suoi temi sono anche i nostri: il ritorno al mattarellum, l’acqua pubblica, la legge elettorale, i diritti, un po’ di moralizzazione del sistema politico, gli F35. E’ così assurdo per un uomo di sinistra dire che non si possono spendere tutti quei miliardi per dei cacciabombardieri?”. Secondo Civati l’attuale governo dovrebbe durare fino alla primavera del 2014. “Basterebbe fare una leggere elettorale nuova e poi portare gli italiani al voto”.