Spese del Vaticano, il Papa istituisce una commissione contro gli sprechi
Una commissione referente sull’organizzazione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede, che avrà il compito di raccogliere informazioni finalizzate «ad una semplificazione e razionalizzazione degli Organismi esistenti e ad una più attenta programmazione delle attività economiche di tutte le Amministrazioni vaticane»
Papa Francesco l’ha istituita il 18 luglio con un chirografo, documento scritto e firmato di proprio pugno. Dopo aver posto la lente d’ingrandimento sullo Ior, la Banca Vaticana, il Pontefice vuole ora fare luce sugli sprechi del Vaticano. L’organismo, presieduto dal maltese Joseph F.X. Zahra e formato da 8 membri – 7 uomini e una donna (Francesca Immacolata Chaouqui), esperti di materie giuridiche, economiche, finanziarie e organizzative – dovrà «evitare dispendi di risorse economiche», favorendo «la trasparenza nei processi di acquisizione di beni e servizi» e perfezionando «l’amministrazione del patrimonio mobiliare e immobiliare» della Santa Sede.
[ad]Non solo, perché la stessa sorveglierà affinché si operi «con sempre maggiore prudenza in ambito finanziario», assicurando «una corretta applicazione dei principi contabili» e garantendo «assistenza sanitaria e previdenza sociale a tutti gli aventi diritto». A richiesta – è scritto nel documento – la commissione può collaborare con il gruppo di lavoro di otto cardinali per lo studio di un progetto di riforma della Costituzione Apostolica “Pastor Bonus” sulla Curia Romana.
I lavori avranno inizio al più presto: una prima riunione è già stata calendarizzata dopo il ritorno di Bergoglio dal Brasile, dove dal 22 al 29 luglio presiederà la 28esima “Giornata Mondiale della Gioventù”. La commissione istituita giovedì scorso fa il paio con quella a cui Francesco ha dato vita alla fine di giugno e riguardante l’Ior, atta a raccogliere «puntuali informazioni» sul suo andamento dopo gli scandali che hanno travolto l’Istituto nel recente passato.