Andare oltre l’Udc e Scelta Civica verso un nuovo popolarismo europeo ancorato al Ppe. E’ questo il messaggio uscito dall’assemblea nazionale dell’Udc tenutasi oggi a Roma. A lanciare l’idea di un soggetto nuovo sono tutti i dirigenti del partito centrista da Ferdinando Adornato a D’Alia dal segretario Lorenzo Cesa a Pier Ferdinando Casini. “Serve uno strumento che non è né l’Udc nè Scelta civica, ma che vada oltre, che si rifaccia al popolarismo europeo” ha detto il leader dei centristi che tende la mano a Mario Monti dopo mesi di incomprensioni e liti. “Se ci sono state delle polemiche ora si deve guardare avanti, perchè in politica non si guarda indietro ma avanti”.
[ad]Le due mine vaganti della politica italiana, Grillo e Renzi, non preoccupano più di tanto Casini. Per il leader centrista, il Movimento 5 Stelle è nato nell’antipolitica “se si vota subito qualcosa la mantiene, se si vota tra qualche anno sarà completamente disossato”. Il sindaco di Firenze invece con “i suoi giochi di prestigio” si troverà “davanti ad un bivio drammatico: dovrà decidere se fare un processo di trasformazione della sinistra o se vincere. Ma l’ansia sbracata di voler vincere dimostra che non cambierà niente e diventerà una replica dei tanti politicanti”.
Durante l’assemblea non sono mancate soluzioni estreme come quella lanciata da Aldo Forte al segretario Lorenzo Cesa. “Azzeriamo tutti i vertici del partito. Siamo a un crocevia o voltiamo pagina o siamo già morti”. Da qui la presentazione da parte dello stesso Forte di un “’Appello per una nuova Unione di centro, di cuore e di coraggio”.