Congresso Pd domani Pittella ufficializza la candidatura a segretario

Gianni Pittella: ‘Buone idee per un Partito democratico, solidale, federale ed europeo’.

[ad]Domani, 23 luglio, alle ore 15.30 presso la Sala Conferenze del Pd, in via S.Andrea Delle Fratte a Roma, Gianni Pittella lancerà la sua campagna congressuale per la segreteria del Partito democratico.

”Un momento aperto di discussione e riflessione, utile per confrontarsi e lanciare buone idee per costruire un nuovo Partito democratico” afferma Pittella, candidato alla segreteria del Pd e vice presidente vicario del Parlamento europeo.

Rimandare il congresso significa decretare la morte del Partito democratico. E’ per questo che chiedo a tutti coloro che hanno in animo di presentare la propria candidatura alla segreteria del Pd di sottoscrivere un appello congiunto al segretario Guglielmo Epifani perché si fissi senza ulteriori esitazioni la data del congresso”.

Lo dice Gianni Pittella, candidato alla segreteria del Pd. “Qualsiasi ipotesi di rinvio è da considerarsi del tutto inaccettabile e contraria allo statuto. Quello che serve all’Italia è un Pd aperto che non abbia paura di mettersi in discussione e che sul confronto delle idee, non più sul peso delle correnti, sappia parlare al Paese per dare una risposta concreta ai problemi degli italiani”.

BETTINI “NON CI PROVASSERO A RINVIARE IL CONGRESSO”

”Appare indispensabile ritrovare il senso di un cammino di speranza e di prospettiva del PD, la più grande forza democratica della Repubblica, che appare disorientata, sfilacciata e balcanizzata, ma qualcuno propone di rimandare il congresso”.

“E’ proprio vero che in molti casi – prosegue Bettini – le suadenti parole di buonsenso e di moderazione che richiamano all’esigenza di non muovere niente per non disturbare i grandi manovratori del cosiddetto ‘bene più generale’, si rivelano, a ben vedere, le più avventurose e irresponsabili. Non ci provassero ad esiliare ancora una volta la politica”.

“Il gioco è chiaro – conclude l’ex coordinatore nazionale del Pd – si è disposti a non vincere nel Paese, pur di salvare le proprie rendite politiche in un assetto del centrosinistra soffocante e inviso alle energie migliori del Paese, che per fortuna sono ancora tante e si fanno sentire. Ripeto: non ci provassero nemmeno”.