Sono diversi i reati per i quali l’ex presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco è stato condannato a 9 anni e 6 mesi: associazione per delinquere e per alcuni episodi di corruzione, concussione, tentata concussione e falso.
[ad]Del Turco è stato invece assolto da un episodio di falso e da un abuso. Mentre è stato dichiarato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici, in stato di interdizione legale durante la pena e incapace di contrattare con le pubbliche amministrazioni per la stessa durata della pena principale.
La sentenza del Tribunale collegiale di Pescara (Carmelo De Santis presidente, Gianluca De Falco e Massimo De Cesare giudici a latere) è arrivata dopo quattro ore di camera di consiglio a cinque anni dallo scoppio dello scandalo che il 14 luglio 2008 travolse la Regione Abruzzo con l’arresto oltreché del governatore Ottaviano Del Turco (centrosinistra) anche di assessori e consiglieri regionali, manager pubblici e privati.
REAZIONI ALLA CONDANNA DI OTTAVIANO DEL TURCO
Giuliano Cazzola: ”Non riesco a farmi una ragione della sentenza di condanna di Ottaviano Del Turco”. Cazzola, amico di Del Turco ed ex sindacalista, commenta la condanna a 9 anni e 6 mesi di reclusione inflitta oggi in primo grado dal tribunale di Pescara all’ex presidente della Regione Abruzzo, nel processo sulle presunte tangenti nel settore sanitario. ”Prima ancora che di sconforto e amarezza provo un sentimento di assoluta incredulità” scrive Cazzola. ”Più che addolorato – prosegue – sono allibito: da cinque anni le istituzioni del mio Paese massacrano uno dei suoi migliori cittadini”. ”Ma – aggiunge Cazzola – come ho fatto a partire dal 14 luglio del 2008, continuerò ad essergli solidale e vicino fino al momento della verità”.
Franco Marini (già Presidente del Senato): “Conosco Ottaviano Del Turco da tanti anni. La pesantezza dell’accusa a suo carico e oggi la sentenza di condanna mi lasciano incredulo. Mi auguro che in occasione del secondo grado di giudizio emergano elementi di valutazione in grado di dimostrare la sua innocenza”.
Marco Di Lello (capogruppo Psi Camera): “Mi hanno insegnato che le sentenze della magistratura si rispettano, ma trovo davvero difficile comprendere la condanna a 9 anni e sei mesi inflitti in primo grado a Ottaviano Del Turco. Come cittadino, come socialista e come parlamentare, sono stato educato ad avere fiducia e ad aspettare con fiducia un appello che sicuramente cancellerà il macigno di questa sentenza imposta ad un uomo – conclude il parlamentare socialista – di cui ho sempre apprezzato, tra le sue molte qualità, l’onestà e la dirittura morale”.
Paolo Ferrero (Rifondazione Comunista): ”La sentenza sulla Sanitopoli abruzzese è l’ennesima riprova che l’intreccio affaristico tra politica e privati è la principale causa dei mali della sanità italiana. Viene confermata la battaglia condotta da Rifondazione comunista in Abruzzo che, come ricordato dai pm anche durante la requisitoria, per anni con interrogazioni, esposti alle Procure e una continua attività di analisi e informazione ha denunciato il perverso rapporto tra Angelini e la politica”.